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COVERCIANO - FIRENZE / 09-09-2012
CALCIO NAZIONALE ITALIA / Prandelli: un duro esame di coscienza su Italia Bulgaria
''dentità da ritrovare'': dopo il deludente 2-2 l’impietoso sguardo di Cesare Prandelli sulla nazionale italiana: ''la prestazione di Sofia è stata insufficiente, negativa. I giocatori discutevano tra loro in partita? Non è un bel segnale''
TOSCANA ultime notizie COVERCIANO – FIRENZA – unonotizie.it - E’ il giorno dell’autocritica, a Coverciano. Il commissario tecnico dell’Italia Cesare Prandelli non cerca alibi o frasi di circostanza, ma boccia la prestazione della Nazionale, ieri sera a Sofia con la Bulgaria, dopo aver avuto una notte per pensarci su e il tempo di rivedere la partita, la prima valida per le qualificazione al Mondiale brasiliano del 2014.
E così invece che sui complimenti, scontati, a Osvaldo, autore della doppietta che ha comunque garantito il 2-2 finale, preferisce soffermarsi su cosa è andato male. "Non è il giorno per parlare delle cose che hanno funzionato, ma piuttosto quello di un’analisi critica". Per evitare di ripetere gli errori, martedì a Modena contro Malta. Quando ci sarà un solo risultato accettabile: la vittoria.
"La prestazione di Sofia è stata insufficiente, negativa. Normale che le pagelle dei giornali siano state basse. La squadra è stata lunga come mai prima di adesso, nei miei due anni da c.t.. Questo dimostra che le cose studiate le puoi dimenticare. Abbiamo giocato molte, troppe, palle alte. Concesso dieci calci d’angolo, e subìto tanto. Voto insufficiente pure all’allenatore? Concordo. E’ il rischio che un c.t. corre quando fa i cambi, ma dovevo passare a quattro in difesa, per questo ho inserito Diamanti.
“Abbiamo pagato, in costruzione, il fatto di avere un centrocampista in meno, col modulo 3-5-2. C’era un difensore, Ogbonna o Barzagli, che aveva sempre libertà, ma aveva meno qualità per sfruttarla. I giocatori discutevano tra loro in partita? Non è un bel segnale. Ci sono mancate sicurezza e ordine tattico. E qualità, dovevamo tenere, giocare di più la palla, l’elemento che ci caratterizza, al di là del modulo. Io avevo provato ad ammonire tutti sulla difficoltà della partita, ma inconsciamente capita che in certe occasioni non si riesca a fare il metro in più che serve quando c’è da giocare un pallone".
"Non è detto che, con sette juventini in campo assieme, sia poi facile integrare gli altri con facilità. Pure con il modulo che i bianconeri sono abituati ad utilizzare in campionato. Non abbiamo avuto abbastanza tempo per riuscirci, stavolta".
"Devo prima capire chi ha recuperato, poi penserò alla gara di martedì con Malta. Serve tornare a lavorare sui concetti che abbiamo messo in pratica fino a due mesi fa, con chi li conosce". E questo fa immaginare avvicendamenti limitati, nessun salto nel buio. Prandelli in questo momento sembra volersi aggrappare alle certezze di singoli e schemi, e anche i riferimenti al modulo più conosciuto potrebbero essere segnali in chiave ritorno al rodato 4-3-1-2.
"E’ uno dei miei giocatori più in forma, in questo momento può fare la differenza. E’ un attaccante moderno, che può giocare con partner avanzati con caratteristiche diverse. Complimenti, perché non era facile per lui, c’era molta aspettativa nei suoi confronti. Non ha voluto a tutti i costi essere protagonista". Ed anche per questo è riuscito ad esserlo.
Domani la Nazionale si allenerà a Medolla, uno dei centri del modenese colpiti dal terremoto. "Avremmo voluto essere presenti lì sin da subito, ma c’erano dei protocolli di sicurezza da seguire. Abbiamo visto le immagini delle dirette delle nostre partite guardate dalle tendopoli. Non è un gesto scontato, ma qualcosa che sentiamo, nei confronti di persone che stanno ancora vivendo una situazione di disagio. Vogliamo che queste iniziative possano rimanere nella memoria dei bambini, che poi costruiranno una società migliore".
Intanto si è svolto un allenamento post Bulgaria a ranghi ridotti a Coverciano, dove l'Italia è rientrata la scorsa notte, dopo la partita di Sofia. Gli Azzurri scesi in campo dal 1' ieri si sono infatti limitati a fisioterapia e massaggi. Per gli altri, compresi i subentrati Diamanti, Destro e Peluso, seduta di 45' circa. Al centro tecnico fiorentino c'era pure Giancarlo Antognoni. Domattina l'Italia svolgerà un allenamento a porte chiuse, poi dopo pranzo la partenza per Medolla dove è previsto un allenamento aperto al pubblico dalle 17.45.
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