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VITERBO / 05-11-2012
LAGHI DELLA TUSCIA ULTIME NEWS / Dopo Vico anche Bolsena a rischio alga rossa
Viterbo ultime notizie www.UnoNotizie.it - Prima che fosse acclarato e da rischio si passasse ad emergenza Giuseppe Nascetti, professore di Ecologia e prorettore vicario dell’Università della Tuscia, aveva avvertito: «Il lago di Vico rischia l’invasione dell’alga rossa».Inutile dire che non fu fatto nulla di concreto per far capo alla situazione.
"Sono rimasto inascoltato per il lago di Vico. Ora sta accadendo lo stesso per Bolsena. La classe politica locale è come un muro di gomma contro cui rimbalza tutto, compresi i dati della comunità scientifica che preannunciano le emergenze ambientali".
Oggi la Procura di Viterbo indaga proprio su questa situazione, ma l'esperienza non sembra sia stata fatta tesoro visto come si stanno muovendo le cose per il lago di Bolsena, inevitabili anche le ripercussioni economiche: «Ce li vedete i tedeschi a fare il bagno nelle acque rosse?», provoca l’ecologista.
«Mi sembra di assistere a un déjà-vu», dichiara il professore. Tutto ciò dipende dall’innalzamento di azoto e fosforo. A Bolsena le concentrazione dei due elementi stanno pericolosamente crescendo, favorendo quel fenomeno che fa da preludio all’esplosione dell’alga rossa, ovvero l’eutrofizzazione (aumento dei nutrienti) delle acque.
Le motivazioni di tale cambiamento risiedono nell'aumento degli scarichi urbani e dell’agricoltura. "Studi recenti dimostrano che occorrono tra i 500 e i 600 anni per ricambiare totalmente le acque del lago di Bolsena: significa che quello che vi immettiamo ora ce lo terremmo per un tempo lunghissimo. Nel lago di Bolsena si stanno ricreando le stesse condizioni che hanno causato l’infestazione a Vico. Quando registriamo dieci parti di azoto e una di fosforo nelle acque allora - dice Nascetti - significa che siamo di fronte al cosiddetto optimum di nicchia, l’ambiente ideale per la fioritura".
La differenza con il lago di Vico è che quest’ultimo ha dimensioni nettamente inferiori, tanto che ogni 30 anni il ricircolo idrico è completo. «Se consentiremo all’alga rossa - spiega Nascetti - di attecchire, sarà impossibile bonificare il lago di Bolsena, mentre per Vico margini d’azione ce ne sono».
Plankthotrix rubescens, questo Il termine scientifico dell'alga rossa che è un cianobatterio responsabile della produzione di epatotossine, ovvero elementi tossici per il fegato e cancerogeni.
"Un rischio per la salute. Pertanto, ho fatto appello - ribadisce Nascetti, che dell’argomento ha parlato in un convegno a Montefiascone - ai sindaci del bacino lacuale affinché investano nella depurazione delle acque, visto che solo una parte del collettore del Cobalb è funzionante. Ma nel frattempo occorre controllare campeggi e ristoranti per evitare che sversino escrementi direttamente nel lago". Un’operazione a costo zero, quest’ultima, che non è detto venga promossa.
"Ripenso a Vico. Ora indaga la Procura, quando per anni abbiamo lanciato allarmi caduti nel vuoto" Il motivo? "Nessun amministratore - asserisce lo studioso - ha mai voluto mettersi contro gli agricoltori", sui Cimini essi rappresentano il principale bacino di voti. Tanto che ora gli ex sindaci di Ronciglione e Caprarola sono indagati per disastro colposo, omissione di atti d’ufficio, distribuzione al consumo umano di acque contaminate.
Adesso Bolsena rischia di mettere la testa sotto la sabbia anziché prevenire il disastro. "Non so dare tempi certi. Ma di una cosa sono sicuro: se non si interviene subito - denuncia - entro pochi anni perderemo il lago di Bolsena".
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