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ROMA / 19-11-2012
A TU PER TU CON DAVIDE SASSOLI/ Intervista al candidato alle primarie per il sindaco di Roma
Roma, utlime news - UnoNotizie.it - Sono inziate le grandi manovre all’ombra del Colosseo e come sempre del Cuppolone per scegliere Sindaco e coalizione di Roma, “Capoccia der monno infame”, come canta Antonello Venditti. “Io sono pronto e convinto che ci si candida a Sindaco di Roma unicamente perchè, come diceva Luigi Petroselli, si ama Roma e non per riempire un vuoto! Questa città ricca di tesori apprezzati nel mondo è oggi in ginocchio, depressa, non offre lavoro e futuro, è travolta dagli scandali: merita però di essere a dimensione europea. Il nostro Paese non uscirà dalla crisi senza il rilancio della sua Capitale”. Ha le idee molto chiare il 56enne capo delegazione degli eurodeputati del Pd nel gruppo ‘Socialisti e Democratici’ al Parlamento europeo, David Sassoli, candidato alle Primarie per il Sindaco della Capitale.
Incontro Sassoli, brillante giornalista Rai, a via Tomacelli a pochi passi dalla centralissima e affollatissima via del Corso che, oltrepassato Palazzo Chigi, finisce proprio sotto il Campidoglio. “A chi mi ispiro? A quelle figure di grande qualità del centro-sinistra, la stagione straordinariamente ricca di riforme che cambiarono la vita delle persone”. Nota personale: suo padre fu molto legato al sindaco di Firenze, l’intellettuale cattolico Giorgio La Pira e suo suocero, il famoso urbanista Marcello Vittorini, a Riccardo Lombardi. Sassoli prima di approdare alla Rai per occuparsi di inchieste, in particolare di mafia, di cronaca e poi condurre il Tg1, è stato al Giorno, il quotidiano fondato da Enrico Mattei. “Della mia professione porterò l’occhio: lo scandalo alla Regione Lazio non sarebbe emerso nelle sue drammatiche dimensioni senza l’occhio attento del giornalista. Perciò metterlo nella gestione di Roma non sarà affatto male!”.
Insomma è pronto a lanciarsi in un’avventura per nulla facile, portandosi dietro e dentro di sé un rilevante bagaglio di conoscenze. Cosa pensi della cultura? Non ci pensa neanche un secondo. “La cultura? Serve eccome! Può far mangiare meglio i cittadini romani”. Una risposta asciutta e sintetica: anche a chi – l’ex-ministro dell’Economia, Giulio Tremonti - tempo addietro diceva “la cultura non si mangia!”. Poi, “ai romani lancio una sfida: li invito a farmi il nome dell’assessore al Turismo! Roma è famosa nel mondo per i suoi tesori d’arte e però non sono valorizzati a pieno: non c’e’ un piano turistico e manca la tutela delle attività culturali”. Cultura e turismo sono due settori da valorizzare che “come nelle grandi metropoli europee - nota Sassoli - possono oltre che cambiare l’immagine della Capitale nel mondo, essere fonte di posti di lavoro”. Altre cose che ha in mente? “Roma ha bisogno assoluto di trasparenza: ogni euro speso deve essere giustificato.
E’ questa la premessa del mio programma elettorale! Poi penso a nuovi meccanismi per la certezza di realizzazione di ogni opera, per la rotazione dei funzionari e l’istituzione dell’anagrafe degli eletti obbligatoria sul modello europeo: ce ne sono tante di cose da fare, trasformare le periferie in città, per questo c’e’ bisogno di un governo della città largo, civico e – conclude Sassoli - con una squadra di altissimo livello”. Ma l’ambita poltrona del Campidoglio piace a molti, a troppi forse: c’e’ il segretario regionale Enrico Gasbarra, sponsorizzato dalla ‘eminenza grigia’ del Pd romano, Goffredo Bettini; Paolo Gentiloni, candidato dei Neo-Liberal e Patrizia Prestipino, entrambi nell’area di Matteo Renzi; Umberto Maroni dell’area vicina a Massimo D’Alema. E poi due candidati eccellenti che rientrerebbero in un possibile accordo Pd-Udc su Regione Lazio e Comune di Roma: l’attuale ministro Andrea Riccardi e/o il costruttore Alfio Marchini. Ipotesi quest’ultima che nonostante le smentite è ancora in pista. A tagliare di netto con le inevitabili polemiche e contrapposizioni, l’idea di Matteo Orfini responsabile della Cultura e Informazione del Pd, di una candidatura autorevole: l’attuale sottosegretarioalla Coesione Territoriale, Fabrizio Barca.
Si vedrà alle primarie: la sola procedura dalla quale uscirà il candidato sindaco. E infine tra i volti nuovi che entreranno in Campidoglio alcuni tra i dirigenti più attivi nei municipi e degli organismi dirigenti come Michela De Biase, Emanuela Droghei, Marco Tolli ed in particolare il responsabile della Comunicazione, uno con “le mani in pasta” nella cultura, Gianluca Santilli.
Carlo Patrignani
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