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CIVITAVECCHIA / 03-12-2012

CIVITAVECCHIA SITUAZIONE IDRICA / Sportello Consumatori MDC chiede confronto al Sindaco




Civitavecchia ultime news UnoNotizie.it - Cerchiamo di ristabilire, quanto meno, la verità su quanto accaduto, e su quanto accadrà, al fine di non ingenerare paure ingiustificate nei consumatori.

Partiamo dalla tariffa. Oggettivamente la tariffa idrica di Civitavecchia è inferiore di quella che propone ACEA (anche se non è esattamente così), ma cosa sarebbe successo a partire dal 2013?

La Tariffazione Con il decreto “Salva Italia” deciso dal Governo Monti estende i poteri dell’ Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas anche al servizio idrico, al fine di creare una Tariffa Unica d’Ambito e ridefinire gli ambiti stessi. L’Autorità inoltre imporrà l’adeguamento alla qualità minima del servizio.

A partire dal 2013 quindi i cittadini di Civitavecchia si sarebbero trovati a pagare comunque la Tariffa Unica, ed il Comune (attuale “Gestore”) si sarebbe trovato obbligato a fare investimenti sulla rete con soldi che non ha, pena pesanti sanzioni sempre con gli stessi capitali di cui non dispone.

Sarebbe stato il collasso del sistema “Comune” nel suo insieme. Ora gli investimenti da fare nell’Idrico di Civitavecchia sono un problema di ACEA, ed i cittadini pagheranno comunque ad ACEA la stessa tariffa che avrebbero pagato con HCS a partire dal prossimo anno.

La gestione del servizio idrico era già stato affidato ad una Società Privata, l’HCS, che, praticamente, è nata con il chiaro intento di privatizzare i servizi pubblici locali nella sua interezza. In pratica il Comune si era creato la propria “mini ACEA” locale, e ne aveva subito messo in vendita il 60%, ma non si è fermato a questo: ha infatti, cosa inaudita, conferito gli acquedotti e le altra infrastrutture ad un’altra società privata, pur se partecipata, la Civitavecchia Infrastrutture.

A fine febbraio di quest’anno quindi, la giunta Moscherini, ha rinnegato la scelta HCS per l’idrico e, invece di valutare la possibilità di gestire localmente il servizio, ha consegnato la gestione ad ACEA.

A questo punto, però, è successo l’inverosimile: da febbraio ad oggi la gestione dell’idrico, pur essendo tutte le figure coinvolte (Comune, ACEA, ATO e Regione Lazio) perfettamente d’accordo per la gestione ACEA materialmente non procedevano al passaggio, ed HCS continuava a gestire l’Acqua, riscuotendo la tariffa, per mera inerzia istituzionale.

La nuova Giunta, guidata dall’attuale Sindaco Tidei, non ha smentito in alcun modo la nota prodotta prodotta dalla precedente Amministrazione ma anzi, in perfetta continuità con l’atteggiamento del predecessore, ha continuato a non confrontarsi con la nostra associazione.

Abbiamo infatti interessato tutte le Autorità che, a livello Comunale, Provinciale, Regionale e Nazionale, si occupano di acqua, e tutte, tranne quelle comunali, ci hanno dato ascolto.

Abbiamo addirittura organizzato, durante l’Amministrazione Moscherini,  un incontro con i politici locali alla presenza di esponenti di rilievo nella tutela dei consumatori, e dove era presente sia MDC che CO.DI.CI (firmatari del ricorso).

Le aziende firmatarie degli accordi, fra le quali ACEA, ma che ENEL, TELECOM, TELETU, e moltissime altre, si sono impegnate, dopo una nostra contestazione, a non interrompere la fornitura del servizio fino a totale chiarimento della vicenda.

Si potranno contestare le bollette senza avere la paura che l’acqua ci venga staccata. E non sarà più necessario cercare “l’amico che conosce” per risolvere i problemi: i cittadini saranno finalmente tutti uguali dinnanzi a diritto.

A livello nazionale siamo fra i fondatori dei movimenti referendari, e a livello locale, ben 3 cittadini del Comprensorio di Civitavecchia (Il Presidente locale di MDC, e due nostri giovani soci) erano nell’Ufficio Stampa Nazionale dei Movimenti referendari.

La situazione politica civitavecchiese, però, nella sua abitudine alla politica urlata e conflittuale, è riuscita a mettere in contrapposizione ben 3 diritti fondamentali dell’uomo: Il Diritto all’Acqua Potabile, Il Diritto all’ Acqua Pubblica ed il Diritto al Lavoro, cittadini che, da troppo tempo aspettano di poter bere e lavarsi in casa.


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