Viterbo ultime news UnoNotizie.it – Renzo Rossellini, il regista e produttore cinematografico, figlio di Roberto, sarà ospite giovedì prossimo alle 18 – sala conferenze, viale Trento 18 - nel secondo appuntamento “extra ordinem” del Sal8 delle 6. Incontro che segue a stretto giro quello con Maurizio Scaparro - salutato sabato 8 dicembre da un’ ottima cornice di pubblico - che si inquadra nel trittico di appuntamenti d’autore voluti dal commissario straordinario Paolo Pelliccia e si chiuderà il 21 dicembre con lo scrittore e conduttore televisivo Enrico Vaime.
Rossellini, che un anno esatto fa insieme al poeta Valentino Zeichen tenne a battesimo il nuovo corso delle biblioteca durante la cerimonia di inaugurazione e nei mesi scorsi ha fatto più volte visita al Consorzio valutando la possibilità di instaurare una serie di collaborazioni, sarà impegnato in una conversazione a tutto tondo sul cinema, in cui non mancherà una lunga discussione sull’opera paterna e sull’influenza che il grande regista ha avuto nelle scelte e nella carriera artistica del figlio, passato dalla macchina da presa – la prima esperienza assoluta risale al 1962, quando in collaborazione con altri registi, tra cui Truffaut, realizza un episodio del film L’amore a vent’anni in corsa poi per l’Orso d’oro a Berlino – alla produzione di opere di grandi maestri: da Fellini ( Prova d’orchestra) a Monicelli (Il marchese del Grillo) a Tarkovskij (Nostalghia), Scola (La nuit de Varennes), Antonioni (Identificazione di una donna), Moretti (Sogni d’oro) e tanti altri. Fino ai progetti attuali, primo tra tutti quello monumentale della realizzazione di un’ “Enciclopedia della storia audiovisiva che raccolga la storia dell’umanità lungo un’opera didascalica che faccia del cinema un’arte utile agli uomini”, iniziata dal padre e che ne mosse gli ultimi anni di vita.
"Non nascondiamo la soddisfazione per la presenza di Renzo al Consorzio– dice il commissario straordinario Paolo Pelliccia – La sua presenza, come è stata sabato scorso quella di Maurizio Scaparro, è motivo d’orgoglio e rappresenta un momento di vera crescita culturale. In pochi hanno la cultura cinematografica di Renzo ed in pochi potrebbero raccontare meglio di lui cosa è veramente e cosa significa cinema”. Il rapporto di un figlio con un padre. Il rapporto di un artista con il cinema e la sua vera essenza al di là della finzione scenica e delle nevrosi. Oltre il velo di Maya della macchina da presa. Dai fasti di Cinecittà, quando Via Veneto era il centro del mondo, fino ad oggi, giorni in cui il cinema italiano sembra finito in soffitta e gli artisti destinati a vivere nel riflesso del passato. Un viaggio lungo 60 anni nelle viscere della società italiana, tra le sue mille contraddizioni, attraverso l'occhio meccanico di un obiettivo.
Luca Telli