TUSCANIA / 29-12-2012
LAZIO, TUSCANIA / Compostaggio, approvata la perimetrazione
Il Comune: "Abbiamo messo la parola fine alla vicenda puzza"
Tuscania ultime news UnoNotizie.it - Con il Consiglio Comunale del 28 dicembre è stata approvata la perimetrazione dell'area di servizio dell'impianto di compostaggio situato in località Fontanile delle Donne.
Il Comune ha espresso il proprio parere favorevole, richiesto dalla Regione Lazio, che permetterà di poter procedere immediatamente all'inizio dei lavori di adeguamento dell'impianto stesso. Inutile dire che l'argomento impianto di compostaggio è stato spunto di facili strumentalizzazioni che non hanno fatto altro che creare confusione anche tra la popolazione.
Votare "Si" alla perimetrazione che di fatto permetterà la realizzazione di nuovi uffici e di una tettoia per il ricovero dei rifiuti, era un atto dovuto. Si chiedeva al Comune di esprimere un parere tecnico e da questo punto di vista non esisteva alcun presupposto per fare diversamente, non solo, il "Si" ad oggi è l'unico strumento perché Tuscania non sia costretta a sopportare ancora la puzza che ha spinto in strada migliaia di cittadini a protestare e che avrebbe penalizzato ancora le attività commerciali e turistiche.
Se l'amministrazione comunale si fosse espressa per il "No" la conseguenze sarebbe stata la richiesta, già avanzata, di una variante al progetto (presentato da Tuscia Ambiente srl e già approvato da tutti gli Enti preposti) che di fatto avrebbe escluso tettoia e uffici ed avrebbe fatto si che l'adeguamento fosse andato avanti senza tali migliorie e senza che il Comune avrebbe potuto porre le proprie condizioni alla società, ovvero la sospensione della lavorazione della Forsu fino ad adeguamento ultimato; la garanzia della cessazione dei cattivi odori e dell'iscrizione all' Emas dell'impianto.
Non solo, banale appare anche la tanto mistificata richiesta di delocalizzazione, per la quale sarebbero stati necessari almeno dieci anni e alla quale il Comune non si è comunque opposto rendendo chiare la propria posizione nei numerosi tavoli tecnici che si sono tenuti presso la Provincia di Viterbo. Ben venga l'avvio di un iter di delocalizzazione, ma nel frattempo era necessario porre un freno al problema, liberando la città dalla puzza.
Il Comune era stato chiamato a rispondere sulla perimetrazione in sei mesi di tempo, se questo non fosse stato fatto la città avrebbe dovuto rispondere dei danni economici arrecati alla società ed ai lavoratori, ottenendo in cambio non già come molti hanno cercato di far credere mistificando la realtà, la chiusura dell'impianto, ma soltanto la beffa, oltre al danno economico, di dover convivere per altre lunghe estati con un'aria irrespirabile.
Nel suo lungo intervento in fase di votazione il sindaco Massimo Natali ha esposto dettagliatamente, confortato da documenti ufficiali che ha enumerato e mostrato ai presenti, tutti i vari aspetti della vicenda stracciando il velo di fumo che molti hanno sapientemente tessuto per trasformare un problema da risolvere con serietà e coscienza in un argomento da campagna elettorale.
Oggi l'amministrazione comunale è certa di aver compiuto un grande passo avanti per il benessere dei cittadini e per il rispetto del territorio. Il primo passo, quello che forse si doveva compiere quando si rilasciarono i permessi per la sua costruzione anni fa: la richiesta di garanzie per il presente ed il futuro, a tutela di Tuscania.
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