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NEPI / 28-01-2013
LAZIO, ULTIME TUSCIA, WEB NEWS: NEPI, GIORNO DELLA MEMORIA 2013 / Nota Anpi di Nepi per la pace
"Celebrare il Giorno della Memoria: dovere ed impegno di ogni cittadino democratico”
LAZIO, TUSCIA, WEB NEWS: ultime notizie Nepi, Viterbo. Giornata della Memoria 2013 - UnoNotizie.it - La legge 211/2000 ha istituito il 27 gennaio - data della liberazione degli ebrei dal campo di sterminio di Auschwitz - Giorno della Memoria, perché non si dimentichi lo sterminio di 6 milioni di persone appartenenti al popolo ebraico, la deportazione politica e militare, le leggi razziali fasciste, i peggiori crimini commessi da nazisti e fascisti nella seconda guerra mondiale, e perché si ricordino anche quanti ebbero il coraggio di opporsi alle persecuzioni, alla barbarie, allo sterminio degli innocenti.
Richiamare il testo e lo spirito della legge non è una formalità, ma una necessità e un dovere per le Istituzioni e tutti i cittadini.
Non c'è memoria senza rispetto della storia e la storia ribadisce in primo luogo la tragica unicità della Shoah, dello sterminio razziale, della macchina di morte che ha potuto essere messa in atto non solo per volontà di Hitler e dei suoi criminali collaboratori, ma anche perché schiere innumerevoli di obbedienti esecutori di ordini hanno schedato gli ebrei, li hanno catturati, hanno manovrato i convogli dei treni diretti ai campi di sterminio mentre altri preferivano girare la testa e non vedere.
Le responsabilità dunque non riguardano solo la Germania nazista, ma anche l'Italia fascista.
Il Giorno della Memoria ci deve far riflettere sulla storia dell'Italia di quegli anni e sulle troppe rimozioni che tentano di cancellare dalla memoria collettiva la responsabilità di governi e istituzioni.
La monarchia e il regime fascista, con leggi razziali del 1938, volute dal dittatore Mussolini, di fatto privarono di ogni diritto gli ebrei e favorirono la loro discriminazione e la successiva deportazione nei campi di sterminio in piena ed efficiente collaborazione con i nazisti.
Il Giorno della Memoria ci impone di ricordare tutte le vittime della persecuzione politica e razziale, gli oppositori antifascisti, i partigiani deportati e assassinati, i civili razziati e ridotti in schiavitù, gli zingari, gli omosessuali, i bambini, gli handicappati portati alla morte nelle camere a gas.
Vogliamo ricordare anche i militari italiani assassinati, come nel massacro di Cefalonia, o fatti prigionieri e costretti nei lager ai lavori forzati per aver rifiutato l’adesione alla Repubblica fascista di Salò e la collaborazione con i nazisti.
Senza la consapevolezza della vicenda storica che ha portato a questi orrori e senza la responsabilità della memoria che ci impone di ricordare e trasmettere a tutti, e ai più giovani in particolare, questa tragica esperienza del genere umano, i grandi discorsi sui "valori della convivenza civile" rimangono parole vuote e prive di vero significato.
Razzismo, ingiustizia, diritti umani negati, popoli interi annientati da guerre nascoste, da economie di profitto selvaggio e dalla fame, sono i nuovi genocidi che si consumano sotto i nostri occhi spesso nell’indifferenza generale.
La difesa dei diritti umani e la piena applicazione del dettato Costituzionale, insieme alla memoria di ciò che è avvenuto, sono gli unici modi per vigilare sul nostro presente, e le politiche di pace e disarmo, di giustizia, di salvaguardia della salute e dell’ ambiente sono il vero antidoto al presente sterminio del genere umano che deve essere contrastato.
Si celebri il Giorno della Memoria con il rinnovato impegno perché la sopraffazione dei popoli e la guerra siano bandite per sempre dalla Storia.
Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) sezione di Nepi “Emilio Sugoni”
Comitato Nepi per la Pace
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