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ROMA / 08-02-2013
CORTE DEI CONTI, ALLARME CORRUZIONE / Il dilagare della corruzione mette in crisi l'economia italiana
Roma, ultime news Italia, Corte dei Conti: cresce corruzione - UnoNotizie.it - "La corruzione sistemica, oltre al prestigio, all'imparzialita' e al buon andamento della pubblica amministrazione, pregiudica la legittimazione stessa delle pubbliche amministrazioni e l'economia della nazione". Cosi' Luigi Giampaolino, presidente della Corte dei conti nella sua relazione all'inaugurazione dell'anno giudiziario 2013. "La natura sistemica della corruzione- continua- ha comportato un ingigantimento del bene giuridico offeso e una rarefazione del contenuto di disvalore dei singoli comportamenti di corruzione"."Proprio nelle aree di coesistenza di capitali 'pubblici' e 'privati' vanno di frequente ad annidarsi fenomeni di corruzione". Cosi' il procuratore generale della Corte dei conti, Salvatore Nottola, all'inaugurazione dell'anno giudiziario 2013.
Il pg si riferisce agli organismi privati costituiti e partecipati dagli enti locali. "Le conseguenze dannose di tutto cio' ricadono sulle amministrazioni di riferimento, essendo intuitivo che ci troviamo di fronte ad una sostanziale identita' tra pubblica amministrazione conferente e societa' privata e che i due patrimoni non sono nettamente distinti e separati e che comunque quello pubblico non e' insensibile e impermeabile rispetto ai comportamenti dannosi". Quanto ai riflessi finanziari "della loro gestione sui bilanci degli enti locali, sono ben note le situazioni di dissesto finanziario nelle quali spesso si trovano gli enti partecipati, le condotte illecite che si sostanziano in acquisti poco avveduti, illegittime assunzioni di personale e di consulenti, e non raramente fatti di rilevanza penale". Gli organismi in questione sono stato calcolati in 5 mila e valutato in 34 miliardi l'indebitamento. "Il percorso di riequilibrio dei conti pubblici si presenta pero' ancora lungo e non privo di impegni gravosi", spiega Giampaolino. "L'asimmetria temporale tra gli effetti restrittivi prodotti dalle ripetute manovre di riduzione del disavanzo e l'impatto positivo sulla crescita degli interventi di sostegno all'economia e delle riforme, genera un equilibrio fragile, con il rischio di una rincorsa incompiuta degli obiettivi di finanza pubblica", conclude. E Nottola segnala che In Italia, negli ultimi 10 anni, le frodi sui fondi erogati "nell'ambito di programmi di intervento infrastrutturale" hanno determinato "la sottrazione al bilancio dell'Unione europea di oltre un miliardo di euro.
"Al nuovo Parlamento e al nuovo governo spetta il compito di esplorare le azioni in grado di generare una piu' equilibrata composizione di entrate e spese, una volta superata l'emergenza finanziaria","Il pericolo di un avvitamento, connesso alla composizione piu' che alle dimensioni delle manovre correttive del disavanzo, e' stato tempestivamente e ripetutamente segnalato dalla Corte che ha molto insisisto sulla necessita' di puntare in ogni modo sui fattori in grado di favorire il recupero di livelli di crescita economica piu' elevati". Cosi' il presidente della Corte dei Conti. Per la Corte serve "la consapevolezza del lungo tempo necessario per riassorbire il vuoto di prodotto generato dalla crisi".
IL CONDONO - Il condono fiscale ha "motivi intuitivi e fondati" come "deflazionare il contenzioso" o incamerare "introiti in tempi rapidi". Il condono edilizio, invece, sarebbe "assolutamente da evitare". Lo dice il procuratore generale della Corte dei conti, Salvatore Nottola, incontrando i giornalisti nel suo ufficio al termine della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. Il pg sottolinea di non voler commentare notizie "sulla politica del governo" perche' "da magistrato" si limita ad applicare la legge ed eventualmente segnalare le difficolta' di applicazione. Nottola ricorda anche che il gettito previsto dai passati condoni non e' stato "interamente effettuato". Questo e' stato "un effetto patologico della normativa" perche' non tutte le rate dei condoni sono state pagate. Di fatto, i vecchi condoni si sono trasformati "in una sanatoria generalizzata" dal momento che non c'e' stato il versamento dell'imposta prevista. L'evasione quindi e' stata "tollerata anziche' perseguita". Detto questo, pero', il condono ha ragioni fondate, conclude il pg Nottola.
Agenzia Dire
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