Contattaci Associazioni
iscriviti alla newsletter iscriviti alla newsletter diventa fan di unonotizie su facebook diventa fan
cerca   
home | attualità | cultura | salute | ambiente | agroalimentare | turismo | sociale | spettacolo | scienza-tech | sport | mistero | eventi
ULTIME NOTIZIENORD ITALIA |CENTRO ITALIA |SUD ITALIA |LAZIO |TUSCIA
Share
VITERBO / 11-02-2013

LAZIO UNICEF VITERBO / Nel caso arsenico pensare sempre ai più piccoli

 
Viterbo ultime news www.UnoNotizie.it - La direttiva europea che fissa a 10 microgrammi litro il limite massimo di arsenico consentito nelle acque destinate al consumo umano è entrata in vigore dal primo gennaio. A partire da questa data, i sindaci hanno dovuto emettere ordinanze di non potabilità dell’acqua erogata laddove è rilevato un superamento della soglia minima consentita. Una situazione, questa, che ha comportato e comporta ancora inevitabili disagi ai cittadini fino a che non entreranno in funzione i dearsenificatori.
 
Se la salute individuale è un diritto costituzionale, quella dei bambini ha indubbiamente priorità La Convenzione sui diritti dell’infanzia, tra i suoi principi fondamentali prevede, appunto, che in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino deve avere la priorità (art. 3). E purtroppo la situazione problematica c’è.
 
La questione dell’acqua contaminata e quindi non potabile dove la concentrazione di arsenico nell’acqua è superiore a 10 microgrammi litro e quella dei fluoruri a 1,5 microgrammi, è un problema grave che incide sulla salute di tutti i cittadini e peggio ancora, su quella dei più piccoli, che si trovano ad assimilare (attraverso l’utilizzo diretto, la cottura degli alimenti e l’uso personale) acqua contaminata, non solo nelle proprie abitazioni ma anche nelle scuole. Le autorità devono provvedere con qualsiasi mezzo ad approvvigionamenti idrici sani, al fine di garantire non solo un diritto costituzionale di ogni cittadino, ma, soprattutto, la salute dei bambini.

L’amministrazione, che durante il tempo di proroga concesso alla Regione Lazio fino al primo gennaio non ha provveduto a risolvere questo serio e grave problema, deve necessariamente intervenire quanto prima a rendere realmente potabile l’acqua. In primo luogo c’è sempre la salute dei più piccoli.
 
 
Comitato provinciale Unicef di Viterbo

torna a ultime notizie salute Torna a: ultime notizie salute invia ad un amico Invia ad un amico stampa Stampa
commentiCommenti
  nessun commento...

















Questa sera TV







autorizzazione n°7/08 Registro Stampa Tribunale di Viterbo
Iscrizione Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) al numero 18164
direttore responsabile Sergio Cesarini
P.Iva 01927070563
© Copyright 2013 Euriade s.r.l.
archivio notizie | video archivio | siti utili | sitemap | Livescore | Poggio Conte | Affitto In Sardegna