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ROMA / 10-03-2013
ALIMENTAZIONE, FRODI A TAVOLA / La crisi causa un forte aumento delle frodi alimentari
Frodi alimentari Italia, ultime notizie Roma - Con la crisi aumenta il rischio frodi a tavola con l’utilizzo di ingredienti di bassa qualità per ridurre i costi mentre oltre un certo limite sul cibo non è possibile risparmiare se non si vuole mettere a rischio la salute. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai recenti scandali alimentari, dalla carne di cavallo alle cappesante, nel sottolineare che le frodi alimentari scoperte in Italia hanno portato complessivamente al sequestro di quasi 20 milioni di chili di prodotti alimentari e bevande per un valore di 468 milioni di euro nel 2012, sulla base dell’ottima attività svolta dai carabinieri dei Nas. Le preoccupazioni riguardano anche il fatto che l'Italia è un forte importatore di prodotti alimentari, con il rischio concreto che nei cibi in vendita vengano utilizzati ingredienti di diversa qualità come il concentrato di pomodoro cinese, l'extravergine tunisino, la cagliata di latte della lituania o il prosciutto olandese spacciato per nazionale.
I prodotti alimentari piu’ colpiti dalle frodi sono stati -farine, pane e pasta (16 per cento in valore del totale sequestrato), quello della carne e degli allevamenti (11 per cento), latte e derivati (8%), vini e alcolici (5%). Va precisato peraltro che ben il 31 per cento del valore dei sequestri riguarda la ristorazione con la chiusura dei locali. Gli ottimi risultati dell’attività investigativa confermano che tra agenzie delle dogane, nas dei carabinieri, Istituto controllo qualità, capitanerie di porto, corpo forestale e carabinieri delle politiche agricole, asl, ai quali si aggiunge l’attività degli organismi privati, l’Italia puo’ contare sul primato comunitario in materia di scurezza alimentare grazie alla piu’ estesa rete di controlli. Un impegno che va sostenuto stringendo le maglie troppo larghe della legislazione comunitaria con l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti per garantire trasparenza negli scambi commerciali, agevolare l’attività ispettiva e difendere i consumatori e i produttori dal rischio di frodi ed inganni.
Fonte: Coldiretti
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