ROMA / 11-03-2013
MESSAGGI SUBLIMINALI E PUBBLICITA' / In che modo la pubblicità colpisce il nostro inconscio?
Roma ultime news UnoNotizie.it - Cosa intendiamo per messaggio subliminale? Etimologicamente parlando, ci riferiamo a tutti quei messaggi che avvengono al di sotto (sub-) della linea (-limen) del nostro pensiero conscio, ossia tutte le informazioni che non ci accorgiamo di assimilare nella nostra mente.
È complicato comprendere appieno il funzionamento di tali meccanismi, ma sappiamo per certo che la pubblicità li applica per invogliarci all’acquisto di un determinato prodotto, producendo immagini e suoni in tempi talmente rapidi che i nostri organi di senso riescono a percepirli, ma non ad elaborarli.
In particolare, molti studi hanno dimostrato che venivano introdotti messaggi subliminali all’interno delle pellicole proiettate al cinema e che ciò aveva comportato un notevole aumento di consumo di Coca-Cola e popcorn.
È intuitivo che, se questo tipo di pubblicità funziona in ambito commerciale, può innescare meccanismi particolarmente pericolosi: ad esempio si può pensare di imporre convinzioni politiche o orientamenti religiosi, stravolgendo così la volontà degli spettatori ignari di ciò a cui si espongono.
Uno studio compiuto dai ricercatori dell’University College di Londra dimostra chiaramente che i messaggi subliminali lasciano una “traccia” nel nostro cervello, in particolare nel lobo occipitale della corteccia celebrale. Non si sa ancora in quale misura possano influenzare i comportamenti d’acquisto, ma i risultati di questo tipo di ricerche sono sufficienti per dichiarare illegale questa pubblicità in paesi come l’Inghilterra e molti altri.
È difficile capire come fare a difendersi da questi attacchi alla nostra mente: la rete è sommersa di blog molto creativi che offrono consigli attingendo al mondo delle energie positive e della meditazione. La verità è che non possiamo agire razionalmente su meccanismi che avvengono in maniera inconscia ed è proprio questo il segreto del successo dei messaggi subliminali.
Sara Appolloni
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