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TARANTO / 16-03-2013
ILVA TARANTO, RAPPORTO TRIMESTRALE AIA / Ministero Ambiente: Ilva sta procedendo secondo quanto richiesto
Autorizzazione Integrata Ambientale Ilva: non risultano inadempienze dell’azienda. Presentata dall’impresa, nei termini di legge, una modifica della tempistica che non ritarda la conclusione finale degli interventi (36 mesi)
Ilva, rapporto trimestrale Aia, ultime notizie Taranto - Il ministero dell’Ambiente ha preso atto del rapporto trimestrale predisposto da Ispra sulla attuazione delle prescrizioni stabilite dall’Aia. Il rapporto trimestrale, introdotto per la prima volta dall’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) di Ilva, è finalizzato ad assicurare che l’impresa realizzi nei tempi prestabiliti gli interventi prescritti. Sulla base di tale rapporto risulta che l’azienda sta dando attuazione a quanto stabilito.
Nel merito del rispetto della tempistica, si ricorda che la normativa in materia di Autorizzazione Integrata Ambientale, richiamata dalla legge 231 del 2012 “Salva Taranto”, prevede che l’impresa possa richiedere modifiche 'non sostanziali' alla tempistica degli interventi prescritti sulla base di motivazioni tecniche ed economiche.
Ilva ha presentato al ministero dell’Ambiente il 17 febbraio scorso una richiesta di variazione della tempistica della copertura dei nastri, chiarendo le motivazioni tecniche ed economiche anche in relazione alle circostanze che si sono determinate dopo Il rilascio dell'Aia il 26 ottobre 2012.
Nel merito va rilevato che la lunghezza dei nastri (circa 90 km per limitarci ai principali) richiede tempo per completare la copertura, che peraltro è iniziata ed in linea con la tempistica prevista per ilprimo trimestre. La richiesta di Ilva non modifica i tempi per la conclusione degli interventi (36 mesi) ma ne prevede la rimodulazione.
Pertanto sulla base di quanto previsto dall’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata il 26 ottobre 2012 e delle successive integrazioni in applicazione delle norme in vigore, al momento non risultano inadempienze da parte dell’azienda.
Fonte: Ministero Ambiente
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