Contattaci Associazioni
iscriviti alla newsletter iscriviti alla newsletter diventa fan di unonotizie su facebook diventa fan
cerca   
home | attualità | cultura | salute | ambiente | agroalimentare | turismo | sociale | spettacolo | scienza-tech | sport | mistero | eventi
ULTIME NOTIZIENORD ITALIA |CENTRO ITALIA |SUD ITALIA |LAZIO |TUSCIA
Share
ROMA / 12-04-2013

LAZIO, ARSENICO NELL'ACQUA / Spaziani: 'Servono scelte politiche e finanziamenti'

Spaziani (DG Federutility): “l’arsenico nelle zone vulcaniche lo mette la natura. Con la tecnologia si può tranquillamente eliminare, ma servono finanziamenti e scelte politiche”.



 

Lazio Roma, arsenico acqua UnoNotizie.it - “Nelle zone vulcaniche l’arsenico nell’acqua c’è da sempre, è la natura. Al contrario degli antichi romani però, grazie ai progressi tecnologici ed industriali, oggi siamo in grado di misurarne le quantità, di stabilire quali siano i parametri di rischio e anche di intervenire per eliminare del tutto o in parte l’arsenico.

Il problema è che servono scelte, finanziamenti e capacità industriale e gestionale. A volte non sembra che il nostro Paese vada in questa direzione. Perché, poi, il Lazio sia in ritardo sul resto d’Italia, è sicuramente da accertare”.

Adolfo Spaziani, direttore generale di Federutility, la federazione nazionale delle aziende che gestiscono l’acqua e l’energia, commenta così i dati dell’Istituto Superiore di Sanità che hanno rivelato presenza maggiore di arsenico sulla popolazione del Lazio.

“Nella stessa regione, il Lazio, c’è la dimostrazione chiara che, laddove ci sono progetti, finanziamenti  e volontà, si può realizzare il dearsenificatore, come a Latina nei mesi scorsi. Altrove ci si concentra sui dibattiti o si viene bloccati dalla mancanza di risorse economiche.

Le questioni idriche e idrogeologiche, vengono prese in considerazione solo quando esplode un’emergenza. Che si tratti di alluvioni, siccità o arsenico, si agisce solo dopo l’allarme. Lo Stato, il Governo  e gli enti locali scelgano finalmente in che posizione debba essere l’acqua nella loro lunga lista di priorità”.

“L’Istituto Superiore di Sanità – conclude Spaziani -  ha detto chiaramente che non c’è pericolo imminente. Allora non si pensi a tamponare l’emergenza, ma si ragioni a lungo termine. Ci sono progetti per 5 miliardi di euro bloccati nei cassetti delle aziende. I finanziamenti pubblici coprono poco più del 10% e i possibili finanziatori non investono in un settore che viene considerato incerto ed instabile”


Gian Luca Spitella

torna a News Torna a: News invia ad un amico Invia ad un amico stampa Stampa
commentiCommenti
  nessun commento...









Questa sera TV









autorizzazione n°7/08 Registro Stampa Tribunale di Viterbo
Iscrizione Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) al numero 18164
direttore responsabile Sergio Cesarini
P.Iva 01927070563
© Copyright 2013 Euriade s.r.l.
archivio notizie | video archivio | siti utili | sitemap | Livescore | Poggio Conte | Affitto In Sardegna