ROMA / 26-04-2013
SANITÀ, TAGLI / Assotutela: Oltre sprechi, anche tagli alla Sanità compromettono diritti cittadino
Sanità sprechi, tagli diritti UnoNotizie.it - “Nel reparto di cardiologia del Sant’Eugenio di Roma gli infermieri sono 2 per turno. Dovrebbero essere 4. Com’è possibile gestire un reparto importante come la cardiologia in 2? Com’è possibile riuscire a curare dignitosamente 26 pazienti tra degenza ordinaria e day-hospital? Lo dichiara in una nota il presidente di AssoTutela – Michel Emi Maritato.
"Non dimentichiamo che l’infermiere partecipa all’identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività; identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e formula i relativi obiettivi; pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale infermieristico; garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche; agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali; per l’espletamento delle funzioni si avvale, ove necessario, dell’opera del personale di supporto; svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche o private, nel territorio e nell’assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero-professionale".
"L’infermiere - continua Maritato - contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca. Un’infermiera ci ha raccontato che quando si lamenta perché non riesce a svolgere bene il proprio lavoro, riceve sempre la stessa risposta: "Non ci sono soldi per fare un concorso!".
Al Policlinico di Bari, in sala parto dovrebbero esserci 4 ostetriche e invece, anche qui, sono 2. Le altre 2 sono assenti, mentre tra reparto e sala operatoria ci sono altre 5 ostetriche che potrebbero essere spostate in sala parto.
Da qui al 2015 i tagli alla sanità arriveranno a sottrarre al Sistema sanitario nazionale, tra il 2011 e 2015, ben 30 miliardi di euro, secondo i calcoli della Cgil, grazie ai provvedimenti decisi dai governi Berlusconi e Monti. Questi tagli, uniti agli sprechi e alla disorganizzazione compromettono il diritto alla salute di ogni cittadino.
"Stiamo valutando con i nostri legali, nelle prossime ore, un’azione per denunciare e risolvere queste irregolarità” conclude Maritato.
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