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PERUGIA / 29-05-2013

AMIANTO, MORTE SUL LAVORO / I famigliari delle vittime per amianto sul lavoro devono chiedere verità







Amianto e morte sul lavoro, ultime notizie -
In Umbria si continua a morire sul lavoro ma la situazione più tragica è che dopo una morte tolti i primi giorni di vicinanza da parte delle istituzioni soprattutto quando un incidente sul lavoro segue un grande silenzio che vede solo le persone care a combattere per il proprio caro è quanto afferma Niccolò Francesconi Coordinatore Regionale Ona Umbria che sicuramente può capire i famigliari del giovane Moreno Petrocchi che per avere uno stipendio ha perso la vita. Perchè posso capirli ? Perchè il 30 dicembre del 2012 mio padre durante un orario lavorativo dopo 13 ore di lavoro è stato trovato morto all'interno del Centro Multimediale di Terni da mio fratello perchè nessuno si era accorto di nulla , nonostante stava svolgendo orario notturno di 12 ore da solo .

Una morte sul lavoro è una sconfitta per tutti e soprattutto per i famigliari che rimangono a piangere un proprio caro ma la cosa più indignante è il silenzio che segue dopo le denunce che si fanno . Dopo una morte sorgono le domande alle quali ogni famigliare chiede risposte . Le mie domande riguardo la morte di mio padre sono state . Come mai mio padre è stato trovato morto dopo diverse ore e nessuno si era accorto di nulla ? Come mai viene permesso che un lavoratore svolga un servizio notturno in un edificio enorme da solo ? Come mai nessuno ha fatto accertamenti certi riguardo un lavoratore morto in orario di lavoro e tutto è stato chiuso con molta leggerezza ? Come mai nessuno è andato a vedere la situazione lavorativa di mio padre ? Come figlio ho depositato diverse denunce tramite i miei legali e segnalazioni ma nonostante questo ancora nessuna risposta, è giusto ? E' giusto che in questa Italia  si parla di sicurezza sul lavoro solo quando un lavoratore perde la vita ? I lavoratori che soprattutto in questo periodo di crisi denunciano la sicurezza sul lavoro si possono sentire tutelati ? Il Comune di Narni con il suo Sindaco Francesco De Rebotti si sono comportati come vere istituzioni mentre per la morte di mio padre nessuno del Comune di Terni ha espresso un cordoglio per un lavoratore morto all'interno di un edificio come il CMM, si voleva fare finta di nulla ? Una morte sul lavoro è sempre una sconfitta per tutti ma la verità deve  uscire allo scoperto è  quello che soprattutto i famigliari devono chiedere.

Dott. Niccolò Francesconi 
Esperto in Criminologia Clinica
Coordinatore Regionale Osservatorio Nazionale Amianto 

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