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ROMA / 18-09-2013
FARMACI E SICUREZZA / Agenzia europea medicinali raccomanda sospensione ketoconazolo per uso orale
In Italia il farmaco è venduto dalla società farmaceutica Johnson & Johnson con il nome commerciale di Nizoral e da altre società come medicinale equivalente, nella forma commerciale di compresse, shampoo e crema
Farmaci e sicurezza, ultime news - Il 26 luglio 2013 l'EMA già aveva raccomandato la sospensione della commercializzazione del farmaco per via orale poiché e' emerso che il rischio di danno epatico e' maggiore dei benefici nel trattamento delle infezioni fungine. Oggi il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'Agenzia Europea per Medicinali ha decretato che le autorizzazioni all'immissione in commercio dei medicinali contenenti ketoconazolo orale debbano essere sospese in tutta l'Unione europea (UE). Il CHMP ha concluso che il rischio di danno epatico nel trattamento delle infezioni micotiche è maggiore dei suoi benefici. Il ketoconazolo, chiamato anche chetoconazolo, è un composto appartenente alla classe dei derivati imidazolici, utilizzato da molti anni nel trattamento delle infezioni micotiche della cute.Il farmaco è utilizzato in particolare da soggetti immunocompromessi oppure affetti da malattie del sistema immunitario (ad esempio pazienti con AIDS, oppure in trattamento polichemioterapico, con farmaci steroidei o immunosoppressori).
I pazienti che attualmente stanno assumendo ketoconazolo orale per il trattamento di infezioni micotiche devono consultare il loro medico per discutere in merito al passaggio ad altri trattamenti alternativi adatti. I medici non devono più prescrivere ketoconazolo orale e devono rivedere le opzioni di trattamento dei loro pazienti.
L’ampia revisione effettuata a livello europeo dell’uso del ketoconazolo orale è conseguente alla sospensione del medicinale in Francia. L’Agenzia dei medicinali francese (Agenzia Nazionale per la Sicurezza dei Medicinali e dei Prodotti per la Salute - ANSM), ha concluso che il profilo beneficio/rischio del ketoconazolo orale è negativo a causa dell’elevato rischio di danno epatico associato all’uso del medicinale e data la corrente disponibilità di trattamenti alternativi, che sono ritenuti più sicuri. La legislazione europea richiede infatti che vi sia un approccio coordinato a livello europeo quando uno Stato Membro intraprende un’azione regolatoria in relazione ad un medicinale autorizzato in più di un Paese.
Dopo aver valutato i dati disponibili sui rischi dell’uso del ketoconazolo orale, il CHMP ha concluso che, anche se il danno epatico, quale ad esempio l'epatite, è un noto effetto avverso dei medicinali antimicotici, l'incidenza e la gravità di danno epatico sono più alti con ketoconazolo orale che con altri antimicotici. Il CHMP ha notato che le segnalazioni di danno epatico si verificavano precocemente dall’inizio del trattamento alle dosi raccomandate, e non è stato possibile individuare misure per ridurre adeguatamente questo rischio. Il Comitato ha inoltre concluso che il beneficio clinico di ketoconazolo orale è incerto poiché i dati sulla sua efficacia sono limitati e non corrispondono agli standard attuali, e sono altresì disponibili trattamenti alternativi. Secondo Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” si tratta di informazioni importanti in fase di scelta del farmaco da utilizzare, in particolare se c'è un'alternativa più sicura anche se le formulazioni topiche del ketoconazolo (quali creme, unguenti e shampoo) possono continuare ad essere utilizzate poiché il quantitativo di ketoconazolo assorbito attraverso l’organismo con queste formulazioni è molto basso. In ogni caso l'applicazione a lungo termine di creme a base di ketoconazolo può dar luogo a fenomeni irritativi. L'uso prolungato del prodotto può anche dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione, con manifestazioni eritematose (rossore localizzato) e prurito. In questi casi il medico in genere tende a sospendere il trattamento.
L'Agenzia europea per i medicinali è consapevole che il ketoconazolo viene utilizzato off-label per il trattamento di pazienti con sindrome di Cushing. Al fine di garantire che questi pazienti non siano lasciati senza trattamento, le competenti autorità nazionali potranno rendere disponibili tali farmaci in condizioni controllate.
Giovanni D’Agata
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