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ROMA / 03-11-2013
COMETE E METEORITI / Sciami di meteore e detriti spaziali affollano il sistema solare. Terra in allerta
I rischi di collisione di questi sciami potrebbero interessare quindi pianeti interni come Marte, la Terra e la Luna, Venere e Mercurio
Comete e meteoriti affollano il sistema solare, ultime news astronomia 2013 - La pioggia di detriti spaziali, (meteore) che stanno interessando il nostro pianeta dall’inizio del 2013, fino a qualche giorno fa, quando una meteora è esplosa sulla Bosnia centrale, (foto sotto) fanno parte di un evento che molti dei ricercatori avevano immaginato. La Nasa prima che chiudesse la propria agenzia, ha confermato il passaggio di sciami di meteore che potevano attraversare il nostro pianeta e questo veniva confermato dall’Agenzia Spaziale Russa.
La comunità di scienziati americani che adesso non percepiscono più lo stipendio grazie alla crisi economica, confermano anche attraverso i loro colleghi russi che lo spostamento delle comete, asteroidi e altri detriti spaziale verso la parte interna del nostro sistema planetario, è dovuto solo ed esclusivamente alla migrazione dei pianeti gassosi giganti grandi come Giove. Lo spostamento e quindi la migrazione di questi pianeti gassosi, stanno creando la più grande tempesta di meteoriti nella storia del nostro sistema solare. Tutto questo sta avvenendo sotto i nostri occhi e a maggior ragione, proprio adesso vi era bisogno di ulteriori sforzi /(anche economici) per poter lanciare telescopi spaziali di nuova generazione, per osservare questi detriti cosmici che vagabondano nel nostro sistema solare e che potrebbe risultare minacciosi per il nostro pianeta.
La ricerca pubblicata sulla rivista Nature mostra come questi bombardamenti pesanti di meteore, possano essere replica di una tempesta cosmica avvenuta 3,9 miliardi anni fa, quando, secondo la scienza, si era formato il sistema solare che oggi conosciamo.
Quindi gli stessi ricercatori hanno ipotizzato che lo scenario che è accaduto miliardi di anni, potrebbe di nuovo accadere. Se qualche pianeta gigante e gassoso come Giove o Saturno, o comunque anche esopianeti che si trovano all’esterno del nostro sistema planetario, migrando o comunque muovendosi, quindi passando in una fase di migrazione planetaria, potrebbero spingere con i loro effetti gravitazionali gruppi o sciami di meteore, asteroidi e comete verso l’interno del nostro sistema planetario. In questi giorni abbiamo potuto osservare alcune comete che hanno impattato sul Sole, causando tempeste solari di piccolo rilievo ma abbastanza utile questo a far comprendere alla comunità di astrofisici, che qualcosa nello spazio sta causando questo movimento che potrebbe risultare minaccioso per la Terra.
I rischi di collisione di questi sciami potrebbero interessare quindi pianeti interni come Marte, la Terra e la Luna, Venere e Mercurio. Questa ipotesi è stata avanzata dal dottor Simone Marchi della Southwest Research Institute, Boulder in Colorado, che sostiene tale teoria in base a un nuovo studio di rocce lunari portate sulla Terra attraverso la missione Apollo 16.
In queste analisi sulla polvere e rocce lunari vi sono due tipi principali di meteoriti e la maggior parte includono un’alta concentrazione di metallo di tipo H-condriti, che costituiscono quasi la metà di tutte le meteore e meteoriti che si ritiene abbia avuto origine nella fascia degli asteroidi che si trovano nella zona posta vicino ai pianeti gassosi.
Quindi qualcosa spinge queste meteore verso la parte interna del sistema planetario con i rischi di collisione e impatto molto simili a quello avvenuto in Russia il 15 febbraio 2013. Non a caso il meteorite caduto a Chelyabinsk e’ stato studiato dagli esperti dell’Istituto di Geologia e mineralogia di Novosibirsk e frammenti ripescati dal lago Chebarkul, (vicino Chelyabinsk) sono composti dallo stesso minerale e mostrano i segni di un processo di fusione molto intenso, precedente alle temperature elevatissime che il meteorite ha incontrato al momento dell’ingresso nell’atmosfera terrestre. Il meteorite di Chelyabinsk è molto primitivo e appartiene alla famiglia delle condriti LL5 (condriti ordinarie – Condriti H- Condriti L – Condriti LL).
Il dottor Marchi e i suoi colleghi quindi ammettono che a causare questa migrazione (spostamento) delle meteore verso la Terra, potrebbe essere quindi una migrazione planetaria e non è detto che ciò stia di nuovo accadendo.
Non a caso lo scienziato astrofisico Anatoly Perminov, presidente dell’agenzia spaziale russa, è allarmato per la presenza di un oggetto che egli dice essere il responsabile del “distacco” degli oggetti della Cintura di Kuiper, alcuni dei quali hanno colpito Giove nel 1994 (Shoemaker-Levy) e anche negli ultimi anni. Contrariamente a ciò che dicono gli scienziati americani, loro credono che si tratti di una stella nana bruna oppure di un nuovo pianeta che sta entrando nel nostro Sistema Solare. Il team spagnolo di astrofisici aggiunge che questo oggetto, può avere anche dei pianeti che lo circondano. Dunque un sistema planetario completo.
dalla Redazione Segnidalcielo
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