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ROMA / 10-01-2014

COMMUNITY E GIOCHI ONLINE / Quanto conta la componente partecipativa?






Roma, ultime news - Sono sempre più frequenti i giochi che scarichiamo sui nostri dispositivi, che ci danno la possibilità di affrontare utenti di tutto il mondo. Sono dotati di sistemi che ci permettono di aiutarci tra di noi prestandoci “vite aggiuntive”, regalandoci punteggi bonus o aiutandoci a superare dei livelli particolarmente difficili.
Questi giochi nascono con lo scopo di creare delle community, per favorirne il più possibile la diffusione, stimolando la socializzazione, sia nell’aiuto reciproco che nelle sfide. Infatti, sono dotati di chat, attraverso cui interagire con l’avversario, chiedendogli ad esempio le motivazioni della scelta del nickname, complimentandosi con l’altro per un punteggio più alto, o deridendolo in caso di sconfitta.
Insomma, siamo di fronte a veri e propri “appuntamenti al buio” per sfidarsi nei giochi più disparati. Abbiamo l’impressione di conoscere il nostro avversario e possiamo addirittura cercarlo in futuro per invitarlo a giocare una nuova partita: potremmo persino metterci d’accordo per incontrarci ogni giorno alla stessa ora, come faremmo con dei conoscenti per un torneo di carte.

Perché scegliamo sempre più spesso questa nuova tipologia di giochi, piuttosto che accontentarci di un avversario virtuale? È così importante entrare in contatto con persone sempre nuove, anche solo per una partita a briscola? Ci sono delle dinamiche che entrano in gioco, come la possibilità di scalare una classifica potenzialmente mondiale: spesso vediamo nickname in tutte le lingue possibili e immaginabili. Questo stimola la nostra competitività e la voglia di metterci in gioco.

Facebook, ad esempio, ci da la possibilità di informare tutti i nostri amici se abbiamo superato un nuovo livello e, spesso, confronta i vari punteggi creando delle classifiche in continua evoluzione per i giochi che supporta. Si può affermare che la componente “social” è sempre più importante, anche e soprattutto nelle attività ricreative. Ci consente di non annoiarci mai, perché ogni partita potrebbe essere completamente diversa dalla precedente e, in più, ci dà l’illusione di frequentare moltissime persone, anche solo per pochissimi minuti al giorno.
Non si può escludere che anche questo sia un modo per conoscere persone nuove e magari iniziare a frequentarle: a loro modo questi giochi costituiscono delle vere e proprie occasioni d’incontro.


Sara Appolloni

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