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ROMA / 02-04-2014
CRIMINI AMBIENTALI / Da 20 anni aspettiamo l’inserimento dei delitti contro l’ambiente nel Codice penale
Forse ora è la volta buona? Se condividete, diffondete per cortesia
Crimini ambientali, ultime notizie Roma - Ogni anno in Italia si consumano oltre 30mila reati contro l’ambiente: dalle discariche alle cave illegali, dall’inquinamento dell’aria agli scarichi fuorilegge nei corsi d’acqua, all’edilizia abusiva. Reati che vengono colpiti con misure inefficaci e con tempi di prescrizione estremamente rapidi. Dal nord al sud dell’Italia i territori colpiti da grave inquinamento ambientale rimasti senza colpevoli sono troppi: da Marghera a Pitelli, da Quirra alla Valle del Sacco fino alla Terra dei fuochi, solo per citare gli esempi più noti.
Dopo un voto a larga maggioranza alla Camera, il provvedimento per inserire i reati ambientali nel Codice penale è ora giunto al Senato. È un’occasione unica per dimostrare che la politica ha compreso l’importanza di dotare lo Stato di strumenti efficaci per combattere con successo le ecomafie e l’economia criminale che inquina, corrompe, fa affari a danno dell’economia legale, dell’ambiente e della nostra salute.
Chiediamo ai Senatori che approvino in tempi rapidi il testo di legge!
Come? Mandando un tweet ai Presidenti e Vicepresidenti delle Commissioni Ambiente e Giustizia del Senato e un’email a tutti i membri delle due commissioni.
Fallo anche tu, a questo link www.legambiente.it/chi-inquina-paghi
Vogliamo che chi inquina, paghi veramente. Il Paese non può più aspettare.
Maria Maranò
Segreteria nazionale
Legambiente Onlus
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