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VITERBO / 04-06-2014
VITERBO DEI PAPI, LA CAPITALE CHE NON FU / Passeggiata itinerante con i racconti di Antonello Ricci
Viterbo come Marylin: sedotta e abbandonata. Millenni di storia rivissuti attraverso i racconti di Antonello Ricci. La passeggiata si concluderà alla Viterbo Sotterranea
Viterbo, ultime news - UnoNotizie.it - “Viterbo dei papi, la capitale che non fu” è il titolo della nuova passeggiata/racconto di Antonello Ricci in collaborazione con Tesori d’Etruria – Viterbo Sotterranea. Con la partecipazione di Pietro Benedetti. Un’imperdibile passeggiata che va dalla rocca Albornoz a Palazzo dei Papi scendendo per valle Faul da san Giovanni decollato e poi risalendo.
L’appuntamento è per venerdì 6 giugno alle 21 in piazza della Rocca a Viterbo, di fronte la rocca Albornoz. Itinerario: piazza della Rocca, piazza san Faustino, Trinità, Lazzaretto, via san Giovanni Decollato, via san Clemente, piazza san Lorenzo, ponte del Duomo, Viterbo Sotterranea.
Nel leggendario “A qualcuno piace caldo” di Billy Wilder c’è una scena indimenticabile. Quella in cui, con gli occhi umidi, Marylin cerca di spiegare a Tony Curtis che cosa si prova quando un amore finisce (Tony Curtis, il lettore se ne ricorderà, è un millantatore squattrinato travestito da miliardario, disposto a tutto pur di conquistarla): una mattina ti svegli e Lui non c’è più. E a te resta solo qualche ricordo in prosa, qualche poetica malinconia: un tubetto di dentifricio mezzo-spremuto.
Chissà quanti tubetti di dentifricio mezzo-spremuti, in quel mattino di fine inverno dell’A.D. 1281, i Viterbesi dovettero raccogliere dal pavimento deserto della gran sala del Conclave. Il papa? Aveva fatto la valigia e se n’era andato. Per sempre.
In altre parole, Viterbo come Marylin: sedotta e abbandonata. Una breve – troppo breve – stagione di gloria che trasumanò i viterbesi fin sui piani nobili della storia, facendo far loro il petto gonfio, salvo poi precipitarli nel più umido e buio dei sottoscala: lo stretto volger di anni (1257-1281, appunto) che vide Viterbo sede stabile del pontificato e quindi capitale e culla della cristianità tutta.
Nove papi nove. E se ne leggono delle belle.
Intanto perché ce ne sarebbe pure un decimo, di papa: quel Vicedomino Vicedomini papa-non-papa, “fantasma” che in un sol giorno non trovò di meglio che ascendere al soglio di Pietro per subito precipitare, ahimè, nella tomba (veramente tutto quel 1276 non dové brillare sotto stella granché felice, se è vero che vide avvicendarsi ben quattro papi).
E poi perché, a scrutinarli uno per uno, i destini e le vicende di questi uomini di Chiesa si svelano per un formidabile concentrato di aneddoti, esperienze, insegnamenti: assolutamente universali e sempre attuali.
Loro antipatico barboncino con la evve moscia e la puzza sotto al naso?
È proprio vero: attenti miei cari uomini, attenti miei cari Don Giovanni da strapazzo, ché non tutte le femmine son come Marylin! Viterbo dei papi: la capitale che non fu, di e con Antonello Ricci. Con la passeggiata/racconto di venerdì 6 giugno Ricci inaugura una collaborazione con Tesori d’Etruria – Viterbo Sotterranea.
Quota di partecipazione allo spettacolo itinerante e degustazione finale euro 10.
info e prenotazioni
0761 22 08 51
[email protected]
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