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VITERBO / 21-08-2014
TERME INPS VITERBO / Franco Sensi, Terme dei Papi, non ridurrà mai la portata delle acque termal
Terme Viterbo, ultime notizie Tuscia - “No, non lo faro mai” è questa la risposta che Fausto Sensi, re indiscusso dell'acqua termale a Viterbo, ha dato al consiglio comunale del 24 luglio 2014 in merito all'esecuzione dei lavori da attuare presso le Terme dei papi, per portare la portata dell'acqua da 44 l/s a 22l/s. “Non è possibile farla funzionare con 22 l/s”.
Sì, è questa la ragione per cui, il patron non può iniziare i lavori alle Terme dei Papi. Ma, 22 l/s per un complesso come quello sono assai. Ricordiamo che le famosissime terme di Montecatini con una piscina termale di 2400mq, e un centro benessere di 4800mq, si mantiene, riccamente, su appena 14 l/s.
Che ci deve fare Sensi con gli altri 22 litri riscaldarci mura e pavimenti in modo da non avere costi per il riscaldamento? Ma questa è fantascienza! Ci chiediamo come sia possibile dire di no a una delibera del Consiglio Comunale di Viterbo. E ancora, è possibile fare la voce grossa paventando la chiusura la struttura in discussione? Sembra proprio di sì. La questione terme scotta e quello che pare evidente è che l'acqua debba rimanere solo nelle mani di uno. Nessun altro può avere la possibilità di sfruttare una risorsa naturale, pubblica.
Sensi batte i piedi e sembra dire: o tutto o niente, se mi togliete l'acqua, nessuno farà più il bagno! Un po' come quando si gioca da bambini: pur di non dividere un giocattolo con gli amici, magari, si preferisce romperlo. In fondo, già qualcosa che era di tutti è stato rotto. Le terme Inps sono ad un passo e le macerie, anche se una folta vegetazione sta facendo del tutto per ricoprirle, continuano a ricordare, a chiunque passi di lì, che quella struttura meravigliosa, più di vent'anni, fa funzionava e portava lustro e lavoro nel comune di Viterbo. Una struttura grande e imperiosa, distribuita su sette ettari, richiamava utenti da tutta Italia con un indotto di più di 5000 assistiti l'anno.
Gente che veniva a Viterbo mangiava, dormiva. usciva e spendeva soldi. 100 dipendenti mandavano avanti la struttura e altrettanti trimestrali venivano assoldati nei mesi dove le richieste aumentava. Non si pagava nulla, o meglio era l'Inps che dava la possibilità, a chi ne avesse bisogno, la possibilità di curassi. E' strano non poter utilizzare l'acqua che è di tutti e ancora più strano aver visto morire una struttura gigantesca e utilissima.
Sensi batte i piedi e il nostro sindaco Michelini gli dice “troveremo una soluzione!” Il sindaco di Viterbo si deve preoccupare per il bene comune e, forse, Sensi non è abituato alle leggi di mercato che si fondano sulla concorrenza. Questa storia va avanti da più di vent'anni. Molti si chiedono se nel cassetto del sindaco ci sia un testamento incollato sul fondo che dichiari che chiunque metta le mani su quella scrivania, di destra di sinistra o di centro, non debba far ripartire le terme e Inps. Il Termalismo a Viterbo è solo un argomento per far campagna elettorale un po' come il tema dei pendolari Roma-Viterbo, il lavoro per i giovani e il creare un grande polo agroalimentare.
Franco Marinelli
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