Maltempo e nubifragi hanno flagellato l'estate italiana, ultime notizie - Per sperare in una generosa boccata "d'aria" economica, a maggio di quest'anno si era creduto in un estate normale, assolata e calda, tale da riempire le spiagge italiane e gli alberghi di montagna. Un’estate normale da garantire una buona produzione agricola... macché... niente!
Piogge infinite, grandine, vento e temperature invernali hanno ridotto sensibilmente la produzione di frutta e di ortaggi. A farne maggiormente le spese, ci dice la Coldiretti, è stata la produzione dei pomodori, dei meloni, dei cocomeri e delle pesche; produzione letteralmente dimezzata. Poi, ciliegina sulla torta, l'embargo russo: cancellati i contratti con l'Italia per la distribuzione dei nostri prodotti agroalimentari.
Molte aziende agricole ora sono sul lastrico. Ma non finisce qui, quest'anno a causa del clima umido si sono scatenati, come mai nel passato, parassiti delle piante che hanno danneggiato frutta e ortaggi. Dalle ciliege alle castagne, dalle nocciole alle albicocche. E poi zucchine, carote e pomodori hanno seguito la stessa sorte. Questo ha comportato da parte delle aziende agricole maggiori trattamenti antiparassitari con ingenti costi, senza parlare poi dell'avvelenamento dei campi e dell'aria circostante.
Ora inizia la vendemmia e già si parla di una perdita del raccolto del 40% rispetto agli anni passati. La troppa pioggia caduta tra fine maggio e tutto giugno ha limitato l'attività anche delle api e di altri insetti impollinatori ed anche questo ha concorso a ridurre la produzione della frutta. Le stesse api soprattutto al nord hanno lavorato meno rispetto gli anni passati, in alcune zone, soprattutto del Triveneto, la produzione di miele è scesa sotto il 60%.
In tutto questo però ci sono due dati positivi: fino ad oggi gli incendi di bosco hanno interessato solo il 7% del territorio nazionale e tutti concentrati su Sardegna, Sicilia e marginalmente Campania e Calabria. Quindi una diminuzione degli incendi boschivi da record, come non si registrava da decenni. L'altro aspetto positivo è che a causa delle piogge e poi del repentino ritorno del caldo c'è stato un boom di produzione di funghi, la Coldiretti ha stimato che si supereranno le 30mila tonnellate.
Resta comunque il problema di chi produce e di chi distribuisce i prodotti della terra: la crisi economica generale ha ridimensionato la vendita al dettaglio sotto l'8% rispetto allo scorso anno, la stessa produzione di frutta e ortaggi è diminuita sensibilmente, per difendere le produzioni agricole dall'infestazione di insetti e funghi si sono spesi più euro del passato, tutto questo ha finito per mettere in ginocchio più del 50% delle nostre aziende agricole, soprattutto del nord. Questo proprio non ci voleva, soprattutto in questo momento di recessione economica dilagante. Ecco perché il titolo di questo servizio: "Piove sul Bagnato".
di Filippo Mariani