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GENOVA / 13-10-2014
GENOVA ALLUVIONE 2014 / Il disastro di Genova si poteva prevedere?
Alluvione Genova 2014, ultime notizie ambiente - Una serie di temporali, tra cui quello di venerdì notte ritenuto dagli esperti di inaudita violenza, hanno sconvolto Genova e altre città liguri come Pegli, Sestri Ponente, Sampierdarena, Granarolo, Oregina ed altri paesi più piccoli. Una serie di nubifragi che hanno purtroppo causato anche una vittima.
Potevano gli esperti prevedere questo disastro?
Forse si e forse no. I meteorologi leggendo le carte del tempo hanno visto l’arrivo della perturbazione atlantica un po’ più carica delle precedenti, ma non hanno immaginato quello che poi sarebbe accaduto. Non hanno tenuto conto di una serie di variabili “locali” che ne hanno aumentato la violenza.
Quali queste variabili?
Due sono stati gli elementi determinanti: in primis la barriera orografica della regione, ed esattamente l’Appennino Ligure che ha rallentato il passaggio della perturbazione e poi lo scontro tra i venti freschi di tramontana e quelli umidi e caldi di Scirocco. Questo mix di elementi ha fatto cadere tanta di quella pioggia in un’area limitata anziché venire distribuita sulle altre regioni del nord. In un certo senso si è formato un ”tappo” che ha spremuto dalle nubi tanta di quell’acqua che in poche ore ha superato quella che normalmente cade in un mese.
E comunque un evento che si è ripetuto anche nel passato e si riproporrà in futuro. Può capitare che quando un fronte più freddo proveniente da est o nord est supera le Alpi Liguri o arriva direttamente costeggiando il golfo del Leone si carica di energia e di umidità dal mar Ligure e a volte, a causa di venti da sud che lo rallentano, rallentamento causato anche dalla presenza dei rilievi dell’Appennino Ligure, finisce per scaricare un’ingente quantità di
pioggia. Ma non sempre questo accade, per fortuna, ecco perché non era poi così facile immaginare quello che è poi seguito.
Per il futuro, tuttavia, consigliamo a chi è addetto alle previsioni meteo di tener presente queste variabili che spesso vanificano le previsioni iniziali.
Fonte: www.accademiakronos.it
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