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ROMA / 14-11-2014
OPERA LIRICA / L’Associazione Musicale Tito Gobbi, ripropone il progetto didattico Magia dell’Opera
L’undicesima edizione è incentrata sul capolavoro di Georges Bizet, Carmen, beneficia del rinnovato appoggio e Patrocinio della Federmanager e consolida la collaborazione con il Teatro Brancaccio. Federmanager:dalla cultura si possono risolvere i problemi. Partita la campagna di sensibilizzazione ad aziende e dirigenti per il riavvicinamento alla cultura.
Magia dell'Opera, ultime notizie cultura - Il progetto educativo Magia dell’Opera è un incubatore di attività culturali che si fonda sulla convinzione che l’opera lirica sia un importante asset del nostro patrimonio e una risorsa di sviluppo socio-economico per il Paese. Il progetto, che si svolge su tutto il territorio nazionale, attiva un circolo virtuoso operando su due fronti paralleli e complementari: la sensibilizzazione e l’avvicinamento delle nuove generazioni all’opera lirica per formare il pubblico di domani e il perfezionamento e l’avviamento alla carriera di talenti emergenti della lirica tramite percorsi esperenziali ispirati alle botteghe dell’arte della nostra tradizione. Fino ad oggi ha fatto scoprire ed appassionare alla lirica oltre 39 mila bambini, 4 mila insegnanti e 15 mila genitori. L’Associazione Musicale Tito Gobbi che organizza e gestisce l’intero progetto è un organismo no profit, accreditato dal M.I.U.R. Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, come soggetto formativo per il personale della scuola ed è membro di RESEO, l’associazione europea degli enti attivi nella divulgazione dell’opera e del balletto.
Il cast degli spettacoli, viene selezionato ogni anno tra le giovani promesse della lirica in collaborazione con Opera Studio dell’Accademia di Santa Cecilia, la direzione artistica è affidata al Maestro Luca Canonici e la direzione musicale al maestro Stephen Kramer.
Il lancio della nuova edizione di Magia dell’Opera è avvenuto alcuni giorni fa a Roma al Teatro Brancaccio ed è supportata da Federmanager che sostiene la cultura operistica italiana in quanto settore vettore di produttività per il paese.
Il progetto Magia dell’Opera è condiviso da Federmanager, la Federazione dei dirigenti, quadri apicali e alte professionalità del settore industriale che, con il suo patrocinio, torna a sostenere il mondo della cultura operistica italiana. Come spiega il Direttore Generale Federmanager, Mario Cardoni, “tra gli scopi della Federazione vi è anche la promozione di un’idea di società più aperta e inclusiva, consapevole della necessità di investire sul grande patrimonio valoriale italiano, di cui la lirica è sicura espressione. Va ricordato che questo settore è anche un vettore di produttività per il Paese. Al suo opportuno successo lavora un management sensibile all’interesse collettivo e desideroso di trasmettere il giusto entusiasmo alle giovani generazioni”. Per l’Unione regionale dei dirigenti industriali del Lazio il presidente Stefano Cuzzilla, nonché Presidente del FASI, il Fondo di Assistenza SanitariaIntegrativa per i dirigenti industriali e Presidente dell’Accademia dell’Ingegno, associazione per la promozione del talento italiano, afferma che “è compito della classe dirigente intervenire ove possibile per valorizzare e far conoscere ai più giovani le espressioni artistiche che qualificano il nostro Paese a livello internazionale. Inoltre – aggiunge Cuzzilla – dobbiamo ammettere che il manager d’oggi non può fare a meno di coltivare interessi più ampi e di sostenere la riscoperta della tradizione umanistica di questo Paese. La lirica può appassionare moltissimo, ma spesso ha bisogno di essere spiegata, veicolata, sperimentata sulla propria pelle. Ecco perché insieme a Federmanager sono felice di accompagnare il lancio di questa edizione di Magia dell’Opera e auguro ai ragazzi delle scuole che parteciperanno all’iniziativa di cogliere appieno questa meravigliosa esperienza”.
Un plauso particolare viene rivolto da Stefano Cuzzilla al Teatro Brancaccio e al suo direttore artistico, Alessandro Longobardi, per aver voluto ospitare questa iniziativa. “Credo che il palcoscenico italiano meriti di essere sostenuto in tutte le sue espressioni, poiché dallo sviluppo di questo settore dipendono la crescita e la vivacità del nostro Paese”, dichiara. “Non va trascurato infatti che l’investimento in cultura è un grande
moltiplicatore di ricchezza: significa investimenti nel turismo, nell’industria, nel lavoro. Servono managerialità e competenza per portare a risultato queste potenzialità e, anche in questo settore, l’impegno dei nostri dirigenti migliori può fare la differenza”. Il Direttore artistico del Brancaccio Alessandro Longobardi, ha espresso la volontà del ruolo di sostegno da parte del teatro alla lirica, che porta implicitamente alla multidisciplinarietà e ha dichiarato che “ si può ripartire dalla cultura e nella differenza tra la ricerca di base e la ricerca applicata il teatro ha il dovere di coltivare le operazioni di introduzione alla lirica”.
Mino Dinoi, Presidente della Commissione capitolina “Politiche comunitarie” , che è intervenuto all’evento del 28 ottobre scorso, sostiene che in un paese che ha smesso di sognare viene meno la magia e si comincia a rinunciare alle opportunità. Non fare squadra è rinunciare. Oggi anche nella cultura c’è la necessità di mettere in campo le sinergie, si passa dagli slogan al concetto di impresa pubblico-privato non solo nella realtà locale ma anche in quella europea, come già avviene nel progetto Europacreativa 2020. C’è un forte indotto nello sviluppo economico e Roma dovrebbe vivere di questo. Di cultura e di turismo. La lirica è allo stesso tempo un’eccellenza ed un opportunità. E l’eccellenza è un patrimonio. Il settore pubblico fa da garante e permette di fare da capofila ai progetti.
Per il direttore artistico di Magia dell’Opera il Maestro Luca Canonici questa nuova edizione: “ è in controtendenza rispetto al quadro critico contemporaneo, il Teatro Brancaccio ci abbraccia. Ci si riunisce, si vede l’opera, si estrapolano duetti e arie, in base ad un principio pratico di narrazione. Poi la Commissione di valutazione a La Storta crea un clima bellissimo per gli artisti protagonisti, per i bambini che la praticano e per i genitori che li accompagnano. Lo spettacolo è sempre fruibile e molto articolato. L’opera Carmen è semplice ed è importante per il messaggio che viene dalla sua storia. Si vuole far vivere il momento musicale con una partecipazione particolare. La bellezza italiana non risiede soltanto nell’opera ma anche da dove nascono, cioè i luoghi”
Cecilia Gobbi, Presidente della Fondazione Tito Gobbi e fondatrice del progetto dichiara che ciò che rappresenta oggi magia dell’Opera e per gli obiettivi che ha fin qui raggiunto non si può collocare su un piano diverso dalle eccellenze. Il progetto è portato avanti in regime di “no profit” e con poco budget, ma la scelta del Teatro Brancaccio non è casuale, le sue strutture sono importanti e al punto in cui siamo arrivati, oggi abbiamo delle ambizioni per assumere maggior respiro e puntare a Santa Cecilia.
“ I bambini che partecipano al progetto sono quelli dell’età scolare delle elementari, ma quest’anno ci sono state pressioni per far partecipare anche i bambini della scuola materna. All’interno del progetto ci sono anche spettacoli serali di lirica rivolti ai grandi per facilitare l’accesso alla lirica. Il successo dei numerosi Festivals testimonia l’esigenza di conoscenza. L’opera non è noiosa e forse i genitori attraversa la vitalità dei figli riscoprono la bellezza della lirica, la lirica è un grande patrimonio per la società, i bambini e i giovani.
Laura Testa
da sinistra Stefano Cuzzilla, Mino Dinoi, Alessandro Longobardi, Cecilia Gobbi e Luca Canonici.
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