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MILANO / 09-04-2015
COMPUTER FACE / arriva un nuovo trattamento con botulino che contrasta le rughe da pc
Ultime news - UnoNotizie.it - Trascorrere molte ore immobili davanti allo schermo, magari strizzando gli occhi per la concentrazione, può favorire la formazione di rughe sul viso e accelerare il processo di lassità della pelle, in prevalenza nella zona del collo e delle guance. È la cosiddetta “computer face”, che indica quei volti con guance cadenti, il cosiddetto “collo di tacchino” e le rughe sulla fronte e intorno agli occhi, ovvero la glabella e le zampe di gallina. Un fenomeno che è stato individuato negli Stati Uniti e che è sempre più diffuso anche in Italia.
«Il computer di per sé non provoca invecchiamento della pelle» spiega Giuseppe Sito, vice presidente di Aiteb, Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino. «È la postura che si tende ad assumere davanti allo schermo ad accentuare la formazione di rughe: non muovere il volto per lungo tempo riduce l’elasticità della pelle, inoltre strizzare ripetutamente gli occhi davanti allo schermo, per cercare la concentrazione o contrastare l’eccessiva luminosità, provoca la formazione di rughe, soprattutto nella zona perioculare».
Le cosiddette rughe da pc si contrastano con una soluzione più “soft” della tossina botulinica. «Il botulino, utilizzato in soluzione più diluita, è oggi un importante strumento per attenuare la lassità della pelle e la formazione delle classiche rughe nella zona glabellare che solitamente caratterizzano quanti passano molte ore davanti al pc», afferma Sito. Concretamente, «si tratta di un’iniezione di botulino sottocutanea, in concentrazione più soft rispetto all’uso tradizionale in medicina estetica. Questo permette di intervenire direttamente sulle ghiandole sebacee, sulle ghiandole sudoripare e sullo strato superficiale dei muscoli facciali che sono responsabili dell’apertura dei pori.
Inoltre, recenti studi hanno scoperto che il botulino stimola i fibroblasti: questo porta quindi ad avere una pelle diventa più compatta, più liscia e sollevata. I risultati sono visibili dopo circa una settimana e possono durare fino a quattro-cinque mesi in molti pazienti».
In un contesto di continue evoluzioni, la ricerca sulla tossina botulinica sta aprendo nuove frontiere. Osserva il vice presidente di Aiteb: «Recenti evidenze dell’azione del botulino sulla cute fanno emergere un nuovo potenziale anti-photoaging del farmaco: già il suo utilizzo in concentrazione più soft permettere di avere dei significativi risultati in questa direzione. Non più un effetto specifico sui muscoli dell’espressione, ma un effetto specifico sulla cute, capace anche di limitare i danni da esposizione ai raggi ultravioletti.
Inoltre, sono in fase di sviluppo nuove formulazioni di tossina botulinica: probabilmente in un futuro abbastanza recente potrà essere disponibile in forma liquida, pronta all’uso, e in formulazione per uso topico, da applicarsi direttamente sulla cute evitando l’uso degli aghi». Queste nuove frontiere e la grande ricerca che c’è attorno al botulino confermano i suoi elevati standard di sicurezza. Resta però sempre la raccomandazione di affidarsi a mani esperte. Conclude Sito: «Trattandosi di un farmaco, è bene che ad eseguire il trattamento sia un medico preparato».
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