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ROMA / 18-06-2015
LEGAMBIENTE, INCHIESTA TG LAZIO / sul Tevere a Roma individuati 12 scarichi non depurati
Ultime news - UnoNotizie.it - Secondo la recente inchiesta sulla depurazione del TG Lazio, alla quale hanno partecipato anche gli attivisti di Legambiente, sono emerse molte problematiche legate alla depurazione nel territorio del Lazio. Secondo i dati ISPRA, e in base alla direttiva europea acque reflue 91/271, in Italia si rischia di pagare una multa di 500 milioni di euro di cui 7 imputabili al Lazio, per non trattare adeguatamente gli scarichi.
A Roma in particolare ci sono ben 12 scarichi non depurati che si gettano direttamente nel Tevere nei quartieri di Maglianella, Ponte Ladrone, Rebibbia, Cassia Veientana e Tor Crescenza, utenze corrispondenti addirittura a 40.000 cittadini, i cui reflui vanno nel Tevere non depurati, mentre in bolletta gli stessi cittadini pagano come tutti la depurazione.
“Deve essere immediatamente messo in opera un piano per depurare i reflui non trattati che l'Europa ci indica – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – visto che se ne conosce il punto di sversamento e l'impatto complessivo di 40.000 persone, per impedire la multa europea ma soprattutto per rendere migliore la qualità del Tevere e del mare laziale, stiamo predisponendo in merito un esposto alle autorità competenti proprio per geolocalizzare gli scarichi e chiederne il trattamento opportuno. Contestualmente chiediamo che la Regione concluda l'iter attuativo della legge di iniziativa popolare sull'acqua pubblica, già approvata dalla Pisana all'unanimità più di un anno fa, individuando e ottimizzando la gestione sulla base geografica dei 18 bacini idrografici laziali; questo per ribadire che l'acqua è un bene comune perché lo hanno deciso gli italiani con il referendum del 2011, e chi la gestisce deve uscire dall'ottica lucrativa di fornire un servizio di rilevanza economica. Il gestore metta a norma gli scarichi inquinati per rendere migliore la qualità dell'acqua e della vita nel Lazio, e garantisca il minimo vitale approvvigionamento idrico a tutti, fermando definitivamente la politica dei distacchi”.
Secondo le indicazioni dell'Europa ci sono, oltre a Roma diverse problematicità nel resto del territorio del Lazio; viene imputata infatti una falla nel sistema depurativo anche nei comuni di Frosinone, Frascati, Anagni, Fontana Liri, Arce, Orte, Piglio e Monte San Giovanni Campano. L'inchiesta è andata in onda durante la puntata del 17 giugno di Buongiorno Regione del Tg Lazio.
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