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ROMA / 20-07-2015
PROGRAMMI TV, REPORT CULT / 21 luglio su Rai 3 nuova interessante puntata di Report Cult
Ultime news - unoNotizie-it - Ora come ora in Europa c'è in comune solo la moneta e da sola non basta. L'euro era il primo passo, ma poi ne abbiamo fatti altri? In politica estera quando è ora di negoziare per frenare le emissioni di gas serra degli Indiani o per garantire l'approvvigionamento di gas dai Russi, l'Italia va avanti da sola, la Francia va da sola, la Germania va da sola. Ogni stato gioca per conto suo, fuori e dentro casa e i 500 milioni di cittadini europei rimangono una massa amorfa che non fa paura a nessuno. Le imprese e i cittadini hanno anche a che fare con 27 sistemi giuridici diversi per la stessa transazione e allora possiamo definire l'Europa mercato unico?
E' possibile che ciò che è reato in Francia, in Italia non lo sia? I fondi strutturali sono l'altro grande capitolo di spesa del bilancio europeo, dovrebbero andare agli Stati meno sviluppati per portarli al livello degli altri, ma come li spendono? I progetti sono tanti e ci scappano anche 100 mila euro per lo sviluppo del tango finlandese, 54 mila euro per un hostess bar in Spagna, oppure 1milione e 280mila euro per formare aspiranti vallette televisive a Napoli. Tanti fondi li ha presi la Grecia, che però oggi si sta dibattendo per evitare la bancarotta. Disoccupazione, riduzione dei salari e aumento delle tasse è il catalogo delle pene che devono subire i Greci indebitati. Siamo andati anche in Irlanda a vedere cosa significa tirarsi il collo per uscire dalla voragine del debito. L'integrazione europea è sotto attacco proprio mentre la macchina è ferma con il motore imballato: Francia e Germania non si capiscono, non hanno la stessa idea di dove vogliono portare l'Europa, ma non possiamo più permetterci il lusso d'ora in avanti di continuare a indugiare e lasciare la comunità europea come una grande incompiuta.
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