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ROMA / 30-01-2009

SICUREZZA ONLINE: NON CADERE NELLA RETE. CYBERBULLISMO E GLI ALTRI PERICOLI DEL WEB

In Italia aumenta il tempo trascorso in rete dai minori e i relativi pericoli soprattutto provenienti dai social network, oltre 1 genitore su 2 (55%) è preoccupato dei rischi che possono correre ma quasi la metà (41%) non adotta sistemi di controllo parentale. Genitori e insegnanti sono più consapevoli di un tempo delle minacce del Web, ma rimane scarsa la conoscenza delle tecnologie esistenti per evitarle. Al via quindi la campagna informativa che coinvolge scuole medie di tutta Italia


ROMA - ( UNONOTIZIE.IT ) - Il Moige, Movimento Italiano Genitori, ha presentato i risultati dell’indagine condotta da SWG in occasione del lancio della campagna informativa “Non cadere nella rete! Cyberbullismo e altri pericoli del web”. La campagna realizzata da Moige, con il contributo di Symantec, la collaborazione della Polizia delle Comunicazioni – Ministero dell’Interno e il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, si rivolge a genitori, docenti e alunni della scuola media inferiore con l’obiettivo di diffondere una maggiore consapevolezza su un uso corretto di Internet.

La ricerca condotta da SWG per conto di Moige e Symantec vuole analizzare le abitudini dei minori che utilizzano il web attraverso la percezione e la conoscenza che ne hanno genitori e insegnanti, paragonando i dati attuali a quelli raccolti nel 2006 e analizzando modifiche e tendenze. Il campione analizzato comprende genitori con figli di età tra gli 11 e i 15 anni e insegnanti di scuole medie inferiori che utilizzano Internet a scopi didattici.

I risultati che ne emergono confermano che il web è un mezzo sempre più utilizzato dai minori sia a casa sia a scuola con una frequenza media di utilizzo della rete superiore a 5 giorni la settimana. Il web diventa quindi uno strumento importante non solo per informarsi, studiare o effettuare download di file, ma anche per condividere e socializzare in modo semplice e immediato. Mentre in passato era l’email il mezzo di comunicazione più diffuso, oggi sta sempre più cedendo il posto a sistemi che consentono di comunicare con gli amici in tempo reale.

Se da una parte cambia il modo di utilizzare il Web da parte dei minori, dall’altra aumentano i timori di genitori e insegnanti collegati ai rischi che possono correre i ragazzi che navigano in rete. I rischi che li preoccupano sono principalmente relativi alla possibilità che i propri figli possano imbattersi in siti con contenuti inadatti, che possano essere contattati da malintenzionati o pedofili o che il pc domestico possa essere infettato da virus informatici.

La paura dei pedofili online, purtroppo, non è infondata. Secondo i dati della Polizia delle Comunicazioni, dal 1997 ad oggi si contano 238 arresti, 4.465 persone sono state denunciate e sono state effettuate 3.978 perquisizioni. Inoltre, la Polizia italiana tiene costantemente monitorati 293.204 siti, ha contribuito alla chiusura di 177 siti in Italia e ha segnalato 10.977 siti all’estero.

Per proteggere i propri figli dai rischi di Internet, il sistema più diffuso sembra essere il dialogo: il 97% dei genitori e il 95% degli insegnanti ha dichiarato di aver dato dei consigli ai ragazzi su come usare correttamente la rete, ad esempio non visitare i siti pornografici o dai contenuti inadatti, evitare la comunicazione con gli sconosciuti e non rivelare informazioni personali. Nonostante la preoccupazione sia diffusa, il 41% dei genitori dichiara di non aver dotato il pc domestico di un sistema di sicurezza con filtri di controllo parentale, che consentono di verificare e monitorare l’accesso a siti e pagine non adeguate ai minori.

In risposta ai dati emersi dalle indagini SWG e alla evidente necessità di aumentare fra i ragazzi in primis, ma di pari passo anche fra i genitori e gli insegnanti, la conoscenza delle potenzialità e dei rischi della Rete e offrire informazioni semplici ed efficaci per l’utilizzo corretto e sicuro di Internet, prende il via la campagna informativa “Non cadere nella rete! Cyberbullismo e altri pericoli del web”.

La campagna, promossa dal MOIGE in collaborazione con la Polizia delle Comunicazioni – Ministero dell’Interno, con il contributo di Symantec e il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, vedrà gli esperti del Moige al fianco degli agenti della Polizia delle Comunicazioni visitare le scuole medie inferiori italiane. Esperti e agenti parleranno e si confronteranno con i ragazzi, i genitori e gli insegnanti sul tema della sicurezza informatica e forniranno consigli utili per usare correttamente le potenzialità della rete senza correre rischi.

Di durata biennale, la campagna itinerante “Non cadere nella rete! Cyberbullismo e altri pericoli del web” ha preso il via il 29 gennaio da Roma e coinvolgerà, nel suo primo anno un totale di 28 scuole medie inferiori di tutta Italia e migliaia di studenti, insieme a genitori e insegnanti.

Durante gli incontri didattici, gli esperti Moige e gli agenti della Polizia entreranno nelle aule scolastiche e terranno degli incontri formativi rivolti ai minori, spiegando loro i trucchi per un uso responsabile e corretto del web. Al termine dell’incontro verrà distribuito del materiale informativo per approfondire il tema durante l’anno scolastico.

In orario pomeridiano invece, è previsto il momento formativo dedicato a genitori e docenti, importante incontro dedicato esclusivamente agli adulti in cui saranno illustrati pregi e rischi di Internet e del suo utilizzo da parte dei minori e sarà fornito materiale informativo utile come guida a un uso responsabile della rete e contenente tutte le informazioni su quanto la tecnologia già esistente possa rappresentare un valido alleato nella protezione dei minori in rete, se correttamente utilizzata e costantemente aggiornata.

Maggiori informazioni e aggiornamenti sulla campagna sono disponibili visitando l’area dedicata presente su www.genitori.it e sul sito dedicato www.noncaderenellarete.it


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