CIVITAVECCHIA (ROMA) / 07-02-2009
CIVITAVECCHIA, LA FRASCA: UN PORTO INUTILE O UN ECOSISTEMA STRAORDINARIO DA SALVAGUARDARE ?
E' evidente la non compatibilità del progetto porto con il delicato ecosistema esistente e con le preziose preesistenze archeologiche presenti. Sottolieate anche una serie di grossolane incongruenze nelle progettazioni
CIVITAVECCHIA -ROMA (UnoNotizie.it) Lo scorso 2 febbraio le associazioni Forum Ambientalista, Italia Nostra e WWF hanno presentato le OSSERVAZIONI ai progetti del Porto Turistico alla Frasca, presentati in concorrenza dalle società “Compagnia porto la Frasca” e “Sales”, nei tempi e nei modi previsti dalla legge.
Già precedentemente le stesse associazioni avevano presentato le osservazioni al primo progetto presentato dalla Società “porto Popolare La Frasca” per la costruzione dello stesso porticciolo.
Nelle osservazioni presentate le associazioni, i cui fini statutari sono la tutela e la valorizzazione dell'ambiente e del territorio, hanno posto in rilevo la non compatibilità di tali progetti con il delicato ecosistema della Frasca e con le preesistenze archeologiche presenti, hanno rilevato una serie di grossolane incongruenze delle progettazioni rispetto alla normativa regionale di riferimento, la non conformità degli stessi con la programmazione regionale di settore che prevede la realizzazione in località La Frasca, a Civitavecchia, di un approdo da 200 posti barca e non la realizzazione di megastrutture per il grande diporto, evidenziando in tal senso come tali realizzazioni siano in contrasto con il preminente interesse pubblico di fornire risposte ai diportisti locali.
Mistificante è poi affermare che i diportisti locali abbiano assoluto bisogno di un ulteriore porticciolo quando nel territorio comunale ve ne sono ben tre ovvero il Porticciolo Turistico Riva di Traiano, per il quale si sta procedendo al raddoppio, il porticciolo della Lega Navale e il porticciolo storico presente nella Darsena Romana.
In relazione a quest’ultimo le scriventi associazioni fanno notare che all'interno della Darsena Romana, togliendo i pescherecci e le imbarcazioni della Guardia di Finanza così come previsto dal nuovo piano regolatore portuale, troverebbero posto e ricovero oltre 600 barche, numero che va ben oltre la reale presenza di natanti civitavecchiesi e che sarebbe la vera e reale soluzione del problema dei diportisti della Mattonara. Per questo dovrebbe battersi il delegato Pierfederici se veramente ha a cuore le istanze dei diportisti di Civitavecchia.
Anche perchè è bene sia chiaro, una volta per tutte, che il porto turistico che si vorrebbe realizzare alla Frasca, qualunque progetto tra quelli presentati si scelga, è concettualmente identico al Porto Turistico Riva di Traiano, nel quale i diportisti locali sono sempre stati esclusi per le dimensioni delle loro barche nonchè per l’alto costo dei posti barca.
La soluzione per i diportisti che vedranno la messa a terra delle proprie inbarcazioni non è certamente, dunque, la realizzazione di un porto turistico che sarebbe pronto tra minimo tre anni e che, tra le altre cose, non prevede, per legge, l'accesso per le imbarcazioni inferiori a sei metri che rappresentano le dimensioni delle gran parte delle barche dei civitavecchiesi.
Invece di strumentalizzare i problemi dei diportisti per realizzare quella che evidentemente altro non è che una speculazione economica e il tentativo di smaltire a basso costo i materiali provenienti dal dragaggio della darsena grandi masse nelle casse di colmata previste nei progetti, e continuare a presentare progetti cha altro non sono che colate di cemento sul nostro litorale, consigliamo al Delegato Piefederici, di attivarsi per fare qualcosa che sia realmente finalizzato al miglioramento e alla promozione della costa cittadina al fine di renderla realmente fruibile ai cittadini.
Non vorremmo dover pensare che il degrado nel quale viene tenuta quest’ultima, così come quello della Pineta sia artatamente perseguito proprio al fine di, giocando sull’esasperazione dei cittadini, barattare progetti cementificatori altamente impattanti come risposta a detto degrado.
Ricordiamo, infine, che la costa e la pineta della Frasca sono sottoposti ad una serie di vincoli ambientali ed archeologici proprio per la straordinaria valenza naturalistica e culturale e che è in corso, da parte della Regione Lazio, l'istituzione del Monumento naturale alla Frasca; istituzione supportata da circa duemila firma raccolte tra la popolazione civitavecchiese che non vede con favore la realizzazione né del terminal Asia e/o Cina e né il porticciolo turistico ad esso collegato .
Solo cosi si potrebbe utilizzare il sito in modo da fondere l'ambiente naturale con quello umano, per realizzare uno spazio di realmente fruibile sia ai cittadini che ai turisti.
FORUM AMBIENTALISTA
Sezione Civitavecchia
La responsabile
Simona Ricotti
ItaliaNostra
Sezione Asfodelo - Gruppo Civitavecchia
La Presidente
Dott.ssa Roberta Galletta
WWF Lazio
Sezione Litorale Nord
Il Responsabile
Dr. Dario Burattini
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