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CIVITA CASTELLANA (VITERBO) / 07-02-2009
A CIVITA CASTELLANA, IN PROVINCIA DI VITERBO, IL PREMIO ''FAIR PLAY'' 2008 A FILIPPO SIMEONI
Il Comitato Nazionale Fair Play, rappresentato dal Presidente Nazionale Ruggero Alcanterini, dal Segretario Generale Giorgio de Tommaso nonchè dal Delegato provinciale Francesco Michelangelo Mantovano, ha consegnato al Campione d’Italia di ciclismo su strada, Filippo Simeoni, il premio ufficiale “Fair Play” 2008 con la motivazione: “UOMO DI GRANDI VALORI UMANI E SPORTIVI UNITO AI SUI 'AVVERSARI' NEL SOSTEGNO ALLE ATTIVITA DI SOLIDARIETA”.
Di fatto un vero riconoscimento di merito alla carriera straordinaria di un atleta, che ha saputo trovare la non facile sintesi tra l’agonismo di alto livello e l’etica sportiva, giusto, forse raro e sicuramente prezioso esempio nell’ambito del professionismo ed in particolare nel ciclismo, che, con il calcio, è tra gli sport tra i più amati d
agli italiani, oggi sulla via della rinascenza, anche grazie a Filippo Simeoni. La consegna del Premio è avvenuta nel corso di una grande festa presso la Sala del Consiglio Comunale nel Municipio della bellissima città laziale d’arte etrusca e della ceramica, Civita Castellana.
Presenti numerose personalità del mondo politico, dello Sport e delle realtà industriali e commerciali del territorio di Civita Castellana.
Perché è importante esaltare i gesti di Fair Play, è lo stesso Simeoni a spiegarlo: “noi uomini di sport costituiamo un riferimento per la gente, soprattutto per i giovani, e abbiamo dunque la responsabilità di lavorare tutti insieme per proporre modelli positivi. Con Lance Armstrong siamo avversari in bicicletta, ma possiamo essere amici nella solidarietà.”
Un esempio simile a questo possiamo vederlo in un filmato degli anni ’50, su youtube: Bartali e Coppi cantano, al Musichiere di Mario Riva, “c’eravamo tanto amati”.
I due campioni, che si erano battuti per anni sulle strade per togliersi il titolo, appaiono in Tv come grandi amici, che si stimano vicendevolmente (vedi il video).
Filippo Simeoni ed Armstrong, cinquanta anni dopo, hanno ripetuto lo stesso bel gesto di fair play, per dimostrare ai giovani che lo Sport unisce gli uomini, anziché dividerli, e che raggiungere il successo e la popolarità può avere vantaggi economici e gratificare l’animo, ma non è fine a se stesso. Può anche essere un mezzo per aiutare gli altri: chi è meno fortunato, chi non ce la farà mai, perché un male terribile lo costringe a lunghe cure, su un letto di ospedale, ma anche, come fa Simeoni, a pensare alla “prevenzione”, con la raccolta del sangue.
Campioni che hanno il “coraggio di mettere in gioco la propria popolarità per una idea giusta” e per la solidarietà, come scriveva John F. Kennedy nel suo libro “ Ritratti del Coraggio”, che vinse il Premio Pullitzer nel 1954.
Presenti, oltre allo staff tecnico della Ceramiche Flamini – Bossini rappresentato da Pino Petito e Massimo Podenzana, Augusto Ciarrocchi, presidente di Ceramica Flaminia, Massimo Bossini, Amministratore delegato della omonima società bresciana di docce, il Presidente Regionale del Lazio del Fair Play, Giovanni Maialetti, ed il Delegato Provinciale di Viterbo, Francesco Michelangelo Mantovano. Inoltre il presidente del Comitato Regionale Lazio Bruno Vallorani ed il presidente Fci Renato Di Rocco, che ha concluso la manifestazione.
Giorgio de Tommaso
Segretario Generale
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