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ROMA / 09-02-2009

CAMBIAMENTO CLIMATICO: VERSO UNA NUOVA GLACIAZIONE O SURRISCALDAMENTO GLOBALE?

ROMA (UnoNotizie.it) - L’altra sera ero a cena da un mio amico medico insieme ad altri medici e vip di Viterbo. Alcuni di questi erano preoccupati dal fatto che lo Stato ha previsto (finalmente!) un superbollo per i SUV.  “Come faremo … bisogna rivendere i nostri SUV … non c’è  giustizia ….” ecc, ecc. – Questa era la preoccupazione di questi signori, non il fatto di contribuire all’inquinamento dell’atmosfera, ma a come evitare di pagare un super bollo d’auto.

 

A quel punto sono intervenuto duramente, come potrete ben immaginare, ma loro si sono risentiti affermando che l’effetto serra e i cambiamenti climatici sono pure invenzioni dei nostalgici ambientalisti.  -“Del resto, ha affermato uno di loro, con il freddo di quest’anno si sconfessa definitivamente l’isteria del riscaldamento globale, e poi  lo dicono anche i giornali!...”-  Non sto qui a raccontarvi come è finita la serata, tuttavia ho dovuto prendere atto che questo è l’atteggiamento di molte persone, poco informate, qualunquiste, ma che detengono alla fine il reale potere politico ed economico del nostro Paese.

 

Sono bastate le dichiarazioni di scienziati prezzolati e venduti che, pur di farsi pubblicità e intascare qualche spicciolo dai grandi petrolieri e soci, hanno gettato confusione nel pubblico. Infatti alcuni giornali compiacenti hanno scritto che è iniziata la fase del raffreddamento terrestre e che l’effetto serra è una pura invenzione di scienziati ambientalisti e catastrofisti. Non sono la crisi ambientale, il terrorismo, la minaccia di nuove malattie, e così via, i veri nemici dell’umanità, sono persone come queste che per un puro beneficio pubblicitario personale, cercano di navigare controcorrente offrendo così alibi di ferro a chi invece sta lentamente ma inesorabilmente minando il futuro di tutta l’umanità. Sono questi gli individui più biechi e criminali che dovrebbero esser messi in condizione di non dire scemenze prive di comparazioni scientifiche, sono questi che producono confusione nella gente. A questi negatori della realtà proponiamo alcune informazioni che contraddicono le loro false affermazioni.

Ennio La Malfa

 

ESTATE AUSTRALIANA CON CALDO RECORD

SIDNEY – L’Australia sud orientale è già da due settimane in preda a un’ondata di caldo senza precedenti, attribuita al cambiamento climatico. Il caldo ha provocato vasti incendi, distorto i binari ferroviari e lasciato senza corrente oltre 150 mila abitazioni, anche a causa dell’uso dei condizionatori. Melbourne ha registrato tre giorni con temperature record oltre i 43 gradi. Secondo il ministro Penny Wong, la colpa è attribuibile solo al fenomeno dei cambiamenti climatici. I morti da calore sono al momento oltre 100. Mentre gli agricoltori che si sono suicidati per aver visto i loro campi trasformarsi in deserto sono oltre 400.

 

NON PIOVE PIU' IN MEDIO ORIENTE

Nelle regioni del Medio Oriente è scoppiata l’emergenza idrica. Le precipitazioni sono diminuite drasticamente in questi ultimi anni. La siccità è arrivata a tal punto che i fedeli musulmani si riuniscono nelle piazze per pregare e invocare le piogge. Stanno per terminare drammaticamente le già scarse riserve idriche. Il Paese più a rischio al momento è la Giordania.

 

SI', IL GLOBAL WARMING ESISTE

Parola di circa tremila esperti internazionali, la maggior parte dei quali è convinta che la causa sia l'attività umana. Lo svela un sondaggio dell’Università dell’Illinois. Intanto, uno studio su Nature conferma che la temperatura media dell'Antartide aumenta allo stesso ritmo del resto del pianeta
di Andrea Gentile


Il pianeta si sta riscaldando a causa dell’attività umana: vero o falso? Vero, hanno risposto circa tremila scienziati che lavorano nel campo delle Scienze della Terra. Questo il risultato di un sondaggio compiuto da Peter Doran e Maggie Kendall Zimmerman dell’Università dell’Illinois e pubblicato su Eos, rivista dell’American Geophysical Union. I due ricercatori hanno invitato più di diecimila esperti internazionali a rispondere a una serie di brevi domande, presentate on line, sul tema del cambiamento climatico, ottenendo risposta da oltre tremila scienziati - 90 per cento dei quali residenti negli Stati Uniti. Due le domande più importanti: l’una relativa alla variazione (positiva, negativa o nulla) della temperatura su scala globale, l’altra sull’eventualità che sia l’essere umano a causare questa modificazione. Il 90 per cento degli scienziati intervistati ritiene che, negli ultimi due secoli, la temperatura media del pianeta sia aumentata, e l’82 per cento che il trend sia da imputare alle attività antropiche.
L'indagine sembra smentire chi parla di divisione netta all'interno della comunità scientifica sui cambiamenti climatici. Ma chi sono gli esperti in accordo con le teorie dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc)? “Più si conosce il campo della scienza del clima, più è probabile accettare l'idea del riscaldamento globale e del contributo umano”, sottolinea Peter Doran, uno dei due autori dello studio. Il maggiore consenso, infatti, si registra tra i climatologi attivi nella ricerca, mentre i più scettici sono geologi degli idrocarburi e meteorologi. “Molte persone pensano che i meteorologi conoscano il clima, ma la maggior parte di loro studia invece i fenomeni atmosferici a breve termine”, spiega Doran.
Una “sottile” differenza - sia nei metodi, sia nelle scale temporali - che viene fatta notare anche da Sergio Castellari, fisico e oceanografo del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici e referente per il Focal Point italiano dell’Ipcc, secondo cui il clima è un sistema complesso e le condizioni climatiche vengono definite in termini di proprietà statistiche. L’errore, secondo Castellari, è dare un senso climatico a una settimana di gelo: un singolo evento non è rappresentativo di un fenomeno globale, che viene misurato su scale temporali lunghe, pari ad almeno trenta anni.
Pochi dubbi ormai anche sull'aumento della temperatura in Antartide che, come riporta uno studio dell’Università di Washington pubblicato oggi su Nature, è cresciuta di mezzo grado centigrado nell'ultimo mezzo secolo. Per anni si è creduto che solo una piccola area del continente ghiacciato si stesse riscaldando, ma le nuove analisi, basate su rilevazioni a terra e satellitari, mostrano che anche al Polo Sud la temperatura media aumenta a ritmi comparabili al resto del mondo.

 

 


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