BRINDISI / 12-02-2009
PUGLIA, BRINDISI: I MALI DEL CARBONE ANCHE PER L'ECONOMIA. AGRICOLTURA NO FOOD, CIOE' NON ALIMENTARE
BRINDISI (UnoNotizie.it) - Si è tenuta stamani, presso il Ministero dell’Ambiente, la conferenza dei servizi relativa alla vicenda relativa all’ordinanza sindacale con cui si vieta la coltivazione ed il raccolto nei terreni vicini al nastro trasportatore della centrale Enel di Cerano.
Nel corso di tale conferenza, alla quale – per il Comune di Brindisi – erano presenti il sindaco Domenico Mennitti ed il dirigente dell’Assessorato all’Ecologia Francesco Di Leverano, è stato approvato il documento redatto dall’Arpa Puglia e dall’Università di Lecce che dà efficacia al protocollo in base al quale gli agricoltori danneggiati in questi anni dal blocco dell’attività stabilito dall’ordinanza del Sindaco potranno mettere a dimora solo coltivazioni no food (alberi ad alto fusto n.d.r.) su un’estensione di diverse centinaia di
ettari, individuati lungo il nastro trasportatore e la cintura della centrale.
Agli agricoltori, dunque, è ancora vietato coltivare prodotti destinati al consumo alimentare.
Quello approvato in data odierna è uno stralcio di un’analisi di rischio più generale che l’Arpa e l’Università di Lecce consegneranno tra una quindicina di giorni. Va da sé che l’ordinanza sindacale del luglio 2007 non perde efficacia, poichè nonostante gli interessi in gioco, si autorizza solo la coltivazione di prodotti no food e cioè non destinati al consumo alimentare, visto il gravissimo inquinamento del carbone che oltre a causare serissimi danni all'economia agricola ne causa ben più gravi alla salute.
E qualche politicante ancora parla di carbone pulito.
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