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MILANO / 19-02-2009
BIT DI MILANO: LA PROVINCIA DI VITERBO, LA TUSCIA ED IL TURISMO RELIGIOSO
MILANO (UNONOTIZIE.IT) Anche quest’anno la Provincia di Viterbo risponde presente. Come ormai di consuetudine, il servizio Turismo di palazzo Gentili sarà presente alla Bit(Borsa Internazionale del Turismo), uno degli eventi fieristici più importanti d’Europa in programma da oggi a domenica, accanto agli operatori turistici della Tuscia.
“E anche stavolta – dice l’assessore al Turismo Angelo Cappelli – ci presenteremo con importanti novità. Per prima cosa abbiamo realizzato l’Annuario del turismo in formato cd-rom, che sarà diffuso appunto a Milano e potrà essere scaricato gratuitamente dal sito internet www.provincia.vt.it/turismo.
La seconda novità che ci ha dato grande soddisfazione è che Bit, in collaborazione con Aurea e Spazio Eventi, lancia un workshop sul turismo religioso dedicato a incontri di business mirati. Al workshop, che si svolgerà venerdì 20 febbraio, parteciperanno 60 operatori selezionati della domanda (incaricati diocesani, agenzie di viaggi, animatori parrocchiali) e 150 dell’offerta”. Tra questi ultimi, Bit ha scelto proprio la Provincia di Viterbo, che potrà cosi promuovere la via Francigena nella Tuscia.
Il turismo religioso è un mercato che muove oltre 300 milioni di persone l’anno, con un giro di affari di oltre 18 miliardi di dollari, di cui 4,5 interessano l’Italia. L’antica figura del pellegrino sta vivendo una nuova stagione nella forma contemporanea del “viaggiatore per fede”: un turista che, animato dal sentimento religioso, non si accontenta delle mete di pellegrinaggio classiche, ma va alla ricerca delle realtà storico-religiose tradizionali diffuse nei territori. E cerca nei suoi viaggi i migliori standard offerti dall’industria turistica in termini di accoglienza e servizi.
“La via Francigena nella Tuscia può rappresentare un prodotto molto appetibile da posizionare sul mercato – continua l’assessore Cappelli – per questo stiamo realizzando una dvd sull’itinerario, narrato da un gruppo di giovani pellegrini, e la “Carta del pellegrino”, una guida reale e non virtuale che può accompagnare lo stesso su sentieri realmente accessibili con l’indicazione dei servizi di ospitalità”.
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