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ANCONA / 19-02-2009
MARCHE, OGM: OPPORTUNITA' O RISCHI? APPUNTI PER I CONSUMATORI E GLI AGRICOLTORI
Petrini: “Un opuscolo per promuovere le produzioni di qualità”
Divulgare i vantaggi offerti da una politica agricola attenta alla qualità delle produzioni, al rispetto ambientale, al valore della biodiversità. “Appunti” utili per orientare le scelte dei consumatori e degli agricoltori sono riportati in una nuova pubblicazione, curata dalla Regione Marche.
Scaricabile dal sito www.agri.marche.it pagina OGM –Attività 2009, l’opuscolo: “Gli O.G.M. opportunità o rischi?” verrà distribuito attraverso le scuole e le associazioni di categoria. “La pubblicazione di questo opuscolo – evidenzia il vice presidente Paolo Petrini – aiuterà il consumatore e l’agricoltore a capire come gli investimenti colturali e la salute dei cittadini siano temi strettamente legati ai comportamenti individuali, i quali, a loro volta, condizionano la programmazione economica”.
Il volume, per questo motivo, è diviso in due parti, così da soddisfare i dubbi del consumatore e dell’agricoltore. “La scelta della Regione è chiara – sottolinea Petrini – Le Marche, dal 2004, hanno vietato la coltivazione degli Ogm su tutto il territorio, condividendo una sensibilità comune a molte altre regioni europee. Inoltre, il 18 e 19 giugno 2009, ospiteremo, a Urbino, la 7a Conferenza internazionale della Rete delle Regioni d’Europa OGM-FREE (www.gmofree-euregions.net), con l’intento di ribadire un ruolo guida nella diffusione di un’agricoltura di qualità”.
Su questo fronte la Regione parte già avvantaggiata, avendo operative disposizioni che promuovono la salvaguardia delle produzioni tipiche e biologiche, oltre a un apprezzato marchio di qualità (Qualità garantita Marche). Comunque nei confronti degli organismi geneticamente modificati, scrive Petrini nella presentazione, “le Marche hanno un approccio non ideologico, ma supportato da coerenti analisi, tecniche ed economiche, che depongono a favore della salvaguardia delle produzioni tipiche, di qualità e biologiche”.
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