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MILANO / 02-03-2009
MICROCREDITO PER DONNE CHE HANNO SUBITO VIOLENZA: UN PROGETTO DI PANGEA ITALIA PER FAR RIPARTIRE LA VITA
L’impegno di Pangea in Italia per una finanza etica al servizio delle donne in collaborazione con il Centro Antiviolenza Erinna di Viterbo e gli altri Centri Antiviolenza di pangeaprogettoitalia.
MILANO (UNONOTIZIE.IT)
In occasione dell’8 marzo Fondazione Pangea Onlus, impegnata dal 2002 con progetti che mirano al riscatto economico e sociale delle donne, rinnova il suo impegno annunciando l’avvio di una campagna di raccolta fondi per un progetto di microcredito in Italia a favore delle donne che escono da situazioni di violenza e si trovano in condizioni economiche marginali. Il progetto sarà realizzato anche in collaborazione con il Centro Antiviolenza Erinna, uno dei quattro Centri partner di Pangeaprogettoitalia.
I microcrediti erogati saranno di tre tipi: per la creazione o il sostegno di microimprese al
femminile, per far fronte a spese socio-assistenziali che le donne devono affrontare, per
sostenere percorsi di formazione e riqualificazione professionale. Il progetto di microcredito in Italia prevede la collaborazione in rete con le realtà che sono a diretto contatto con le potenziali beneficiarie, a cominciare dai Centri Antiviolenza di Pangeaprogettoitalia, che sosterranno emotivamente le donne durante il loro percorso di reinserimento socio economico. Pangea si avvarrà della collaborazione di professioniste/i che daranno un sostegno tecnico e formativo alle beneficiarie dalla fase di selezione, identificazione e stesura del progetto o bisogno, alla concessione del microprestito fino alla sua restituzione.
Ogni forma di violenza di genere, psicologica, economica, fisica, sessuale, stalking; subita da una donna è debilitante e provoca delle ferite nel corpo, nella mente e nell’anima che rallentano il proprio percorso di autostima, fiducia, autonomia e partecipazione sociale ed economica. Ecco perché Pangea ha garantito durante il 2008 i fondi a quattro Centri Antiviolenza necessari per la realizzazione di attività diverse quali il sostengo legale, psicologico e psichiatrico per le donne vittime di violenza, laboratori per il recupero e la normalizzazione del rapporto genitoriale madre figli, la formazione professionale per un futuro reinserimento lavorativo, rifugi di prima emergenza per donne in pericolo di vita.
Lavorando con i Centri abbiamo constatato che le donne che si sentono pronte a uscire dall’esperienza traumatica della violenza, trovano molti ostacoli nel reintegrarsi nel tessuto sociale e nel mercato del lavoro. Per affrontare questo doppio sopruso Pangea ha deciso di attivare il microcredito in Italia destinandolo alle donne che hanno subito violenza e che vogliono ripartire da se stesse per ricostruire il loro mondo possibile. Attraverso nuovi strumenti finanziari si può garantire una risposta concreta e innovativa, pari opportunità e accesso al credito alle donne in condizioni di difficoltà socio-economica, favorendo il superamento degli ostacoli psicologici e pratici che solitamente le penalizzano in campo economico e finanziario, al contempo contribuendo allo sviluppo delle economie locali femminili in risposta ai processi di globalizzazione, spiega Simona Lanzoni, Responsabile Progetti di Fondazione Pangea.
Il fondo per la concessione del microcredito sarà costituito dalla “partecipazione solidale”delle persone, cioè dalle donazioni che arriveranno a sostegno di pangeaprogettoitalia. Per contribuire alla creazione del fondo viene proposto il NODO, il ciondolo già simbolo del rifiuto e dello sdegno per la violenza che almeno 7 milioni di donne in Italia hanno subito durante la propria vita. Il Nodo, richiedibile a Pangea (www.pangeaonlus.org) a fronte di una donazione minima di 12 Euro (10 euro +2 di spese di spedizione), diventa così segno di una solidarietà concreta alla risoluzione del problema della violenza di genere, passando per la violenza economica, molto più diffusa di quanto si possa immaginare, poiché spesso non riconosciuta dalle stesse vittime.
“In questo momento di crisi economica l’unica cosa che non deve andare in crisi è la solidarietà.
Vogliamo ribadire la nostra fiducia verso quelle donne che pur non potendo offrire garanzie reali, possono essere generatrici di reddito, potenziali risparmiatrici, ottime lavoratrici e imprenditrici di se stesse. Attraverso la finanza eticamente orientata, e il microcredito in particolare, vogliamo innescare un circolo virtuoso di utilizzo del denaro, offrendo strumenti concreti che contribuiscano a far ripartire la vita di quante subiscono violenza di genere ed economica, e renderla sostenibile, dando loro quella fiducia che il circuito del credito tradizionale non può dare loro”, afferma Luca Lo Presti, Presidente di Fondazione Pangea.
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