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TARQUINIA (VITERBO) / 16-03-2009

TUSCIA: LE ANTENNE H3G, TELECOM, VODAFONE E LA CITTA' DI TARQUINIA. DENUNCIA DEL M.C.L.

TARQUINIA -VITERBO (UNONOTIZIE.IT)

 

Al Sindaco del Comune di Tarquinia

e p.c Ai Capigruppo del Consiglio Comunale di Tarquinia 

 

In qualità di Presidente Provinciale del M.C.L. (Movimento Cristiani Lavoratori) denuncio alla S.V. la grave situazione concernente l’esistenza di numerose antenne elettromagnetiche per la telefonia mobile nel centro abitativo di Tarquinia.

In particolare, la quasi totalità delle installazioni (H3G, Telecom, Vodafone) sono concentrate sopra il tetto dell’Hotel Tarconte, in Tarquinia via Tuscia, nel mezzo del popoloso centro abitato e immediatamente a ridosso di siti sensibili quali l’Ospedale, l’Asilo infantile e le Scuole elementari.

Nelle rimostranze in precedenza indirizzate dallo scrivente Movimento e dal Comitato cittadino al Comune di Tarquinia ed agli Enti preposti al controllo sono stati evidenziati i gravissimi danni che le onde elettromagnetiche procurano inevitabilmente alla salute dei cittadini.

La scienza medica è ormai costante nell’affermare che le onde elettromagnetiche producono sulle persone che ne subiscono l’esposizione, particolarmente in soggetti deboli, quali bambini, anziani e malati, effetti nocivi, a medio e lungo termine, che riguardano sintomatologie e/o patologie quali stress, emorragie nasali, tachicardia, convulsioni, indebolimento del sistema immunitario, perdita della memoria e, soprattutto, aumento del numero dei tumori, in particolare leucemie infantili.

Il D.Lvo n. 259/03 prevede che l’installazione degli impianti per la telefonia mobile debba essere autorizzata esclusivamente dai Comuni che hanno piena discrezionalità circa la loro ubicazione.


Nello specifico, il Comune di Tarquinia ha opportunamente adottato, con deliberazione n.5 del 21/05/2005, il "Regolamento per la dislocazione di impianti e sistemi fissi per telecomunicazioni e radiotelevisivi" che ha individuato i nuovi siti per l’installazione delle nuove antenne e previsto i "piani di risanamento" per la ricollocazione di quelli esistenti al di fuori del centro abitativo intensamente popolato.

Accade, invece, che dalla data di approvazione del citato Regolamento e sino a tutt’oggi, le installazioni non vengono effettuate nei siti individuati, ma addirittura continuano ad essere concentrate tutte sopra l’Hotel Tarconte a nulla rilevando l’elevato grado di pericolosità alla salute della popolazione limitrofa residente.

L’ultima installazione da parte della Telecom è avvenuta, sempre sopra l’Hotel Tarconte, nel mese di marzo 2008, dopo che il Tar Lazio con ordinanza del 25/10/2007 R.G. n. 7443/07, nel sospendere il diniego all’installazione adottato dal Comune di Tarquinia, aveva ritenuta l’opportunità di individuazione di nuovi siti.

Ed invece le antenne aumentano a dismisura nello stesso sito a danno della salute dei cittadini e dei lavoratori della zona.

Si fa, inoltre, rilevare che l’art. 8 del Regolamento prevede che "tutti gli impianti debbono essere muniti di un dispositivo automatico di controllo della potenza che in caso di superamento dei valori autorizzati la riduca automaticamente o disattivi l’impianto. Per ogni sito sede di impianti sarà installato dalle società di telefonia un idoneo apparecchio di rilevazione continua delle emissioni per un monitoraggio, da parte di tecnici del Comune, del campo elettromagnetico in corrispondenza degli edifici più esposti in numero non inferiore a sei rilevamenti annui Il Comune dovrà nominare un Responsabile dei dati dei rilevamenti che saranno accessibili ai cittadini su loro semplice richiesta".

Ebbene, nonostante tale perentoria disposizione, il Comune di Tarquinia, ormai a quasi quattro anni di distanza dalla vigenza del Regolamento, sembra non essersi uniformato al proprio deliberato, lasciando la popolazione non protetta dall’eventuale superamento dei c.d. limiti di attenzione indicati dalla vigente normativa.

Ed, inoltre, l’art. 2 dello stesso Regolamento ribadisce il diritto all’informazione e all’accesso agli atti da parte della popolazione con l’obbligo per l’Amministrazione Comunale di rendere pubbliche le richieste di installazione avanzate dalle Imprese, cosa che invece non si sarebbe mai verificata.

Anzi, alcune installazioni sono avvenute per silenzio-assenso in quanto il Comune di Tarquinia non ha esaminato la richiesta delle Società entro i termini stabiliti dalla legge.

Il M.C.L., considerato che tutti i precedenti interventi da parte dello scrivente Movimento e del Comitato Cittadino contro le onde elettromagnetiche sono rimasti sistematicamente inevasi, ad eccezione di alcune riunioni interlocutorie che non hanno prodotto effetto alcuno, intende scongiurare ulteriori ed irreparabili danni alla salute della popolazione facendo cessare le evidenti situazioni di grave pericolo esistenti.

Il M.C.L. chiede pertanto alla S.V. di porre urgente rimedio a tale insostenibile situazione conformemente alla gran parte dei Sindaci della Provincia che stanno adottando misure idonee a vietare o rimuovere le installazioni di antenne nei centri abitati più densamente popolati.

Resta inteso che rimanendo insoluta anche la presente richiesta, nei termini dell’urgenza, il M.C.L., unitamente al Comitato Cittadino contro le onde elettromagnetiche ed ai cittadini residenti nella zona limitrofa all’Hotel Tarconte, si rivolgerà all’Autorità giudiziaria per la tutela dei diritti costituzionali alla salute dei cittadini interessati e per la individuazione di eventuali responsabilità, anche penali, dei soggetti preposti.

Il Presidente Prov.le M.C.L.

Franco Trippanera


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