FALCONE (MESSINA) / 09-03-2009
SICILIA, MESSINA: APPELLO DEL COMUNE DI FALCONE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
Falcone deve rialzarsi ed arrivare in estate bella e florida più di prima… Anche noi possiamo aiutarLa!
Non bisogna girarsi dall’altro lato ma, oggi più di ieri c’è una comunità che ha bisogno d’aiuto.
Raccolta Fondi Alluvione 11 Dicembre 2008
COMUNE DI FALCONE Prov. di Messina
Tel. 0941 34231
Fax 0941 34001
L’Amministrazione Comunale promuove una raccolta di fondi per le seguenti emergenze:
- pro oratorio, ripristino funzionalità;
- pro giochi, ripristino giochi, asilo e ville comunali;
I contributi possono essere versati sul conto corrente n.13950985, intestato a Comune di Falcone, indicando la causale cui destinare il contributo.
Il Sindaco
Avv.Santi Cirella
A Sua Eccellenza
il Presidente della Repubblica
Senatore Giorgio Napolitano
e p.c.
Al Presidente del Senato
senatore Renato Schifani
Presidente della Camera
On. Gianfranco Fini
Illustrissimo sig. Presidente,
in qualità di Sindaco del Comune di Falcone, un piccolo paese della provincia di Messina che si affaccia sulla costa Tirrenica, rivolgo a Lei un accorato appello per esprimere i sentimenti di disagio e sconforto che pervadono la nostra comunità, duramente colpita dagli eventi alluvionali dell’11/dicembre/2008.
Quel giorno, caratterizzato da imponenti precipitazioni meteoriche, tutto il paese è stato sommerso da oltre un metro di acqua, fango e detriti provenienti dalle colline circostanti, dai corsi d’acqua straripati e dal torrente Feliciotto, i cui argini hanno ceduto in prossimità del centro abitato.
E’ intervenuto l’Esercito, la Protezione Civile (con funzionari ed oltre 300 volontari), i VV.FF, la C.R.I. e tanti altri.
Lo stesso governatore della Sicilia, On. Lombardo, ha tenuto una riunione nella sala con-siliare del nostro comune.
Tuttavia, il dramma dei falconesi, pur evidenziato da Tv e giornali, locali e nazionali, è stato, sostanzialmente “oscurato” dalle vicende del Tevere, che hanno calamitato l’attenzione dei mass media.
Incalcolabili i danni patiti dalle attività turistiche, commerciali, artigianali, agricole e dai vivai.
Parimenti immani i danni alle infrastrutture ed ai servizi.
Ma ciò che ha più provato lo spirito tenace e laborioso dei falconesi è stata la marea di fan-go penetrata all’interno delle loro abitazioni e delle cantine.
Sono circa mille le famiglie che hanno perso tutto (mobili, arredi, elettrodomestici, vestia-rio e quant’altro) e che hanno sofferto danni alle loro case; oltre duecento gli automezzi gravemente danneggiati e/o rottamati.
Il Comune di Falcone, dallo scorso 11 Dicembre, vive in un continuo stato d’emergenza ed è stata, già, dichiarata la calamità naturale dal Governo Regionale.
L’economia è in ginocchio; le famiglie disperate.
Il paese, a prevalente economia turistica, è devastato ed inadeguato a ricevere qualsivoglia visitatore.
Gli aiuti per i cittadini, le aziende, le infrastrutture ed i servizi tardano ad arrivare, imbri-gliati nei meandri della burocrazia.
Per quanto sopra, sommessamente, mi permetto richiedere un Suo eminente intervento, affinché l’Alta e Autorevole carica che Ella riveste possa indurre, chi di dovere, ad accelerare le procedure per il conseguimento di idonee rimesse economiche atte a risollevare le famiglie, le aziende ed, in genere, le sorti dell’intera collettività servita.
Per tutto quanto sopra brevemente esposto, si chiede, altresì, che Sua Eccellenza disponga, ove possibile, di concedere udienza al sottoscritto e ad una rappresentanza della realtà locale.
Le giunga un sentito ringraziamento per le sicure iniziative che Ella intraprenderà, unitamente a calorosi saluti dell’intera comunità falconese.
Il Sindaco
Avv. Santi Cirella
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