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TARQUINIA (VITERBO) / 17-03-2009

TUSCIA: CHI HA A CUORE IL TURISMO BALNEARE DI TARQUINIA? IL SIB RISPONDE ALLA ASSOBALNEARI

S.I.B. (sindacato italiano balneari) di Tarquinia: E' opportuno fare chiarezza sulla tariffa rifiuti


TARQUINIA -VITERBO (UNONOTIZIE.IT)

Non manca di stupire il Presidente Marco Maurelli dell'Assobalneari nell'ennesimo comunicato,sempre più simile ad uno spot a se stesso.

Spesso ci viene posta una domanda,"chi è Assobalneari?la risposta è nel sito ufficiale www.assobalneariroma.it."  Per le sue modalità avanzate di operare nel settore della balneazione, seguendo una visione dell'industria del Turismo integrata e orientata verso un' offerta sempre più qualificata, il 31 marzo 2006 l'Assobalneari Lido di Roma ha aderito alla neonata Associazione Imprenditori Turistici Balneari Italia, costituita all'interno di Federturismo facente parte del sistema Confindustria. A livello territoriale inoltre, l'Assobalneari Lido di Roma è anche presente come socio aggregato nella sezione Turismo dell'Unione Industriali e delle Imprese di Roma".

Quindi si chiarisce una volta per tutti che Assobalneari non è un sindacato delle imprese balneari, non difende con tutti i mezzi, i diritti lesi degli associati, non si preoccupa dei problemi di sussistenza degli operatori soci, piuttosto cura l'aspetto commerciale e concorrenziale delle attività balneri.

Si chiarisce inoltre la motivazione dei numerosi incontri con l'amministrazione comunale di Tarquinia menzionati sulla stampa, che lungi dal rappresentare istanze, sono state occasioni per proporre idee e manifestazioni commerciali. Su questo nulla da eccepire.

Non è corretto che il presidente Maurelli si proponga di parlare di problemi che riguardano la Tariffa rifiuti e la problematica sui canoni demaniali, perché la sua associazione non hai mai avuto l'intenzione di risolverli.

Non si può sfruttare a proprio vantaggio (migliorando la propria immagine), la scomoda posizione di chi si oppone.

Gli associati dell'Assobalneari che hanno fatto ricorso sulla la Tia, non sono stati assisititi dalla propria associazione, ma da avvocati esterni.

L'unica associazione che da anni, segue e con grandi difficoltà è riuscita a portare sul piano Nazionale la problematica degli aumenti dei canoni demaniali è stato il SIB,(sindacato italiano balneari) che rappresenta in Italia quasi 10000 imprese, comprese quelle piccole come le nostre. Molto prima che le altre associazioni si accorgessero della discriminazione contenuta nella legge Finanziaria del 2007, lanciò l'allarme dell'aumento, che specie nel Lazio ha visto centinaia di ricorsi al Tar Lazio e al Giudice Ordinario.

La tutela per la sussistenza delle attività, per il SIB viene prima della velleità di organizzare feste e tornei, perché quando ad un'azienda gli si chiedono 30.000 euro di tassa sui rifiuti, la prima cosa giusta da organizzare non è propriamente una festa.

Riconosciamo tutti che è molto scomodo mettersi contro l'amministrazione comunale, magari perché diventa difficile ottenere patrocini e autorizzazioni?

Si ricorda inoltre che questa amministrazione, nella gran parte composta dall'opposizione dell'era Giulivi, ha spesso utilizzato, nelle arringhe dei consigli comunali, come fossero proprie, le brutture della TIA e del regolamento della Tariffa sui rifiuti.

Oggi gli stessi amministratri invece di ascoltare, magari risolvere le problematiche dell'abnorme aumento della tariffa, utilizzata anche in campagna elettorale, oppone resistenza legale, quando in tutti i comuni del litorale laziale la tia e la Tarsu sono state risolte con il riconoscimento (dovuto) della stagionalità e dell' utilizzo degli scaglioni sulla metratura da conteggiare, utilizzando infine una classificazione per le attività con grandi superfici, non necessariamente responsabili di un maggiore conferimento di rifiuti.

Il Sib Tarquinia richiederà, (come ha ottenuto l'Assobalneari)  un incontro con l'amministrazione, ma qualcosa ci dice che non sarà facile.

L'Assobalneari, visti i frequenti incontri, se è vero che ha a cuore il Turismo balneare di Tarquinia, si faccia dire dal sindaco come intende risolvere la problematica degli aumenti della Tia, e stavolta nel comunicato non menzioni solo la domanda ma piuttosto la risposta.


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