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STATI UNITI / 17-03-2009

ECONOMIA, ALIMENTAZIONE E SALUTE: OBAMA, BROCCOLI E ZUCCHINE ALLA CASA BIANCA

STATI UNITI ( UNONOTIZIE.IT ) Si allarga la lotta ai cibi spazzatura con la decisione di Michelle e Barack Obama di coltivare broccoli e zucchine alla Casa Bianca che fa seguito alla realizzazione di "un piccolo orto” per la tavola del Papa nei giardini Vaticani, annunciata nell’ottobre scorso dall’Osservatore Romano. E’ quanto afferma la Coldiretti che, nel commentare la decisione del presidente degli Stati Uniti, sottolinea che si tratta della conferma di una svolta nella politica alimentare statunitense che ha già portato alla nomina di Margaret Hamburg quale nuovo responsabile della Food and Drug Administration (FDA).

Gli Stati Uniti sono il riferimento nelle politiche di sicurezza alimentare nel mondo e hanno fortemente influenzato i modelli di consumo soprattutto nelle giovani generazioni. Negli ultimi anni si è però registrato il susseguirsi delle emergenza alimentari nei diversi continenti, dalla melamina nel latte in Cina alla carne di maiale alla diossina dell'Irlanda fino ai numerosi casi di salmonella negli Stati Uniti  con il diffondersi, peraltro, di problemi di salute determinati dalla non corretta alimentazione a partire dal lievitare dei casi di obesità infantile in tutti i continenti.

L'annunciato cambiamento è destinato ad avere importanti effetti sull'economia, sull'alimentazione e sulla salute. Nel programma per l’agricoltura il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è infatti posto l’obiettivo di "incoraggiare i giovani a diventare agricoltori " ma anche di "sostenere l'agricoltura locale", “sostenibile” e “biologica”, "promuovere le energie rinnovabili", "assicurare la copertura della banda larga nelle aree rurali", "migliorare le infrastrutture nelle campagne" ed "estendere l'obbligo di indicare l'origine degli alimenti in etichetta per consentire di distinguere il proprio prodotto da quello importato".

Una nuova attenzione alla qualità dell’alimentazione che risponde alle domande della popolazione mondiale dove crescono quanti sono particolarmente attenti alla qualità e alla sostenibilità della produzioni e arrivano addirittura a coltivare un orto proprio. Una attività scelta da molti come misura antistress, per passione, per gratificazione personale, per garantirsi o la sicurezza del cibo che si porta in tavola o anche solo per risparmiare. Il risultato è che si assiste in molti Paesi al moltiplicazione degli orti fati da te nelle case private o nei terreni pubblici. Se in Italia quattro italiani su dieci (37 per cento) che dedicano parte del tempo libero al giardinaggio, negli Stati Uniti l’orto in terrazzo sta appassionando l’upper class con insalate e pomodori che crescono anche sui tetti di grattacieli e case di New York, San Francisco, Boston, tanto che nel 2008 la “Burpee Seeds”, la più grande azienda americana di sementi, ha venduto il doppio rispetto all´anno precedente. In Gran Bretagna il National Trust che si occupa della gestione del patrimonio  culturale del Regno Unito, ha messo a disposizione dei cittadini mille appezzamenti di terreni in grado di produrre 2,6 milioni di cespi di lattuga.

Anche di questo si parlerà al primo vertice mondiale degli agricoltori dei Paesi appartenenti al G8 che si svolge giovedì 19 marzo nei saloni di Palazzo Rospigliosi a Roma in via XXIV Maggio 43, in vista dell’incontro dei Capi di Stato e di Governo del prossimo luglio alla Maddalena e coinvolge gli agricoltori di Giappone, Stati Uniti, Canada, Germania, Francia, Inghilterra, Russia e Italia. Hanno dato la loro adesione esponenti delle Istituzioni nazionali, europee ed internazionali tra i quali rappresentanti delle Ambasciate, della Fao, dell'Ifad, del Copa, del Ceja. Il Sindaco di Roma Gianni Alemanno aprirà i lavori e hanno confermato la partecipazione, per il Governo, il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia e il Sottosegretario alle Politiche Agricole Antonio Buonfiglio.


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