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LECCE / 18-03-2009
LE MINORANZE LINGUISTICHE IN PUGLIA NELLO STUDIO DI PIERFRANCO BRUNI
LECCE (UNONOTIZIE.IT)
La tutela e la valorizzazione delle culture proprie delle minoranze etnico – linguistiche è un impegno di civiltà che parte dal presupposto principale della conoscenza, del reciproco dialogo tra le culture nel rispetto delle specificità, della ricerca.
Nel nostro Paese le popolazioni e le etnie di tradizioni e lingua non italiana, con una solida storia comune all’interno delle aree regionali di appartenenza, sono diverse e variamente distribuite.
Esemplare è la realtà della Puglia, regione protesa verso il Mediterraneo, il vicino oriente ed il centro – Europa dei Balcani, che nella sua dimensione geografica vede la storia e culturale presenza di popolazioni albanesi, greche, franco – provenzali.
In questo contesto è bene quindi sottolineare come ogni realtà minoritaria etnico – linguistica possa esprimere appieno tutte le potenzialità di cui è portatrice, con la sua storia peculiare, non solo dal punto di vista linguistico, ma anche tramite i patrimoni librari, artistici, demoantropologici. E come questi patrimoni di conoscenza avvertano sempre più la necessità di essere ricontestualizzati nuovamente, in un quadro di continuo sviluppo della cultura dei “nuovi saperi”.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in accordo con le normative vigenti e in particolar modo con la legge 482/ ’99, ha prodotto una serie di iniziative, spesso con una proficua intesa con le Regioni interessate, per recuperare e valorizzare quelle tradizioni etnico linguistiche che hanno fortemente caratterizzato il nostro territorio. Obiettivo dichiarato è stato far emergere e far conoscere ad un pubblico sempre più vasto la storia delle comunità, puntando anche ad offrire una lettura più attenta dei loro riflessi e della loro sedimentazione nella cultura italiana, con una analisi nuova ed articolata dei riferimenti religiosi e degli aspetti antropologici.
Merito dell’opera di Pierfranco Bruni, cui va il mio vivo apprezzamento per la serietà e lo spirito scientifico che vi ha profuso, è di offrire il più recente di una lunga serie di esaustivi confronti con un patrimonio che permetterà, ai lettori e agli studiosi, di guardare alla storia e alla cultura di una comunità attraverso il discorso della conoscenza, della tutela e della valorizzazione.
Un lavoro tanto più prezioso perché sarà in grado di rendere più forte la rete di sinergie con le Regioni, gli Enti locali, l’universo dell’associazionismo, della informazione in ogni sua forma e modalità, con il mondo della formazione, sia nelle scuole che nelle università; e fotografando al contempo la ricca geografia culturale delle minoranze, ne opera una dovuta pubblicizzazione rendendole così meno “minoranze” perché meno sommerse e più conosciute, e più bene culturale, sia materiale che immateriale, attivo e attore nella comunità italiana.
Maurizio Fallace
Direttore Generale per i Beni Librari,
gli Istituti Culturali ed il Diritto d’Autore
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