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GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) / 29-03-2009

DA REGGIO CALABRIA, GIOIA TAURO: ENERGIA E STRANI FATTI A ERA LACINA (CROTONE), COSTA VIOLA, ASPROMONTE, RIZZICONI

 

 

GIOIA TAURO-REGGIO CALABRIA (UNONOTIZIE.IT)

Tra le ultime notizie dalla Calabria un intervento della Lista Civica Nazionale per il Bene Comune:

"Specifiche responsabilità politiche e cinici interessi speculativi di multinazionali senza scrupoli, cause primarie di una crescente industrializzazione selvaggia, fanno si che il territorio calabrese si avvii inesorabilmente e speditamente verso il degrado totale, dando così un addio definitivo a turismo e agricoltura, da sempre per vocazione unici e veri motori economici del territorio.

Diamo qui un esempio eloquente tra le tante scelte deleterie.

I precedenti tralicci dell’altissima tensione trasportavano e trasportano l’energia attraverso tre grossi cavi appesi, più uno piccolo in cima ai centri di distribuzione.

Le recentissime installazioni di megatralicci, simili a torri Eiffel, si stagliano mediamente oltre i cinquanta metri d’altezza e poggiano su una base di 51 mq!!!

Questi conduttori elettrici, costruiti ancor prima delle centrali, servono a portare l’energia fuori dalla Calabria, prelevandola nella fertilissima piana di Gioia Tauro e sono corredati da un numero di nove cavia gruppi di tre , con due più piccoli alla sommità.

Probabilmente questi manufatti Enel potenziano notevolmente gli effetti nocivi da inquinamento da elettrosmog rispetto a quelli tradizionali, i cui effetti cancerogeni sono già stati ampiamente riconosciuti dal mondo scientifico , inquinando così per migliaia di km, considerata la percorrenza longitudinale e trasversale della Calabria e il proseguimento in altre regioni.

Inoltre lo scempio paesaggistico è devastante.

Allo svincolo autostradale di Rosarno, un tempo famoso per i giardini d’agrumi, solo per citare uno dei tanti casi, vi sono centinaia di tralicci di tutte le dimensioni , in parte dismessi e abbandonati dall’Enel , a testimoniare il degrado e l’assoluta mancanza di regole o di un minimo rispetto per un territorio sempre più considerato come una colonia da sfruttare.

Eppure esistono il tanto decantato “osservatorio regionale del paesaggio” o “la convenzione europea del paesaggio” ma , come sempre , formule dai principi ineccepibili ma per un utilizzo gattopardesco, da vetrina politica, senza significato pratico.

Le logiche che prevalgono sono quelle delle lobbies economiche di multinazionali italiane e straniere che, in cambio dei loro profitti, ci regalano elettrodotti e centrali turbogas di nessuna utilità per il territorio.

Tutto il resto sembra evidentemente illogico.

Due elettrodotti costeggiano l’autostrada SALERNO-REGGIO CALABRIA e ai confini nord le proteste delle popolazioni di Laino Borgo, impongono un progetto di variante di 28 km e una spesa di 20.000.000di euro, l’equivalente di 714.287,7 euro a km!

E’ recente la notizia che si dovranno spendere altri 390 milionidi euro per prelevare l’energia dalla turbogas di recentissima costruzione nella piana di Gioia Tauro, fino a Sorgente in Sicilia.

In quest’ultima regione, sono stati previsti altri 310 milionidi euro per il raddoppio della rete elettrica: uno sperpero di svariati e svariati miliardidi euro, solo per portare l’energia nei luoghi di consumo.

La domanda è di una semplicità disarmante: perché non si sono fatte piccole centraline i luoghi carenti d’energia e possibilmente da fonti alternative?

Si sarebbero risparmiati miliardi di euro senza nessuno spreco nel trasporto dell’energia e scarsissimo inquinamento ambientale.

Magari si sarebbero potuti risparmiare fondiutili da mettere in centri ricerca per l’occupazione dei giovani.

Come ultimo regalo , all’orizzonte si profila un mega rigassificatore per l’utilizzo europeo , ad altissimo rischio esplosione e dal forte impatto ambientale, nei luoghi della Costa Viola, di rimpetto alle Isole Eolie, luogo omerico più bello d’Italia.

A nulla vale il fatto che già la Calabria immetta gas nella rete metanifera nazionale, o il fatto che esporti più energia di quella che produce o che abbia 40 centrali idroelettriche ferme.

Nonostante questo enorme contributo all’Italia, si fanno prospezioni per pozzi, perfino sul promontorio di Era Lacinia a Crotone, scatenandole sacrosante ire del comitato spontaneo a cui va il plauso del Bene Comune per questa lotta di civiltà.

E che dire delle richieste per la costruzione di centrali biomasse a S. Eufemia d’Aspromonte e a Rizziconi, altamente inquinanti tanto che le società interessate alla loro costruzione sono disposte a corrispondere elevati indennizzi ai comuni che le ospitano come risarcimenti ambientali, senza che nessuno si occupi dell’inquinamento generale e della qualità complessiva dell’aria della piana di Gioia Tauro che non può sicuramente sopportare una tale concentrazione di ecomostri.

Per il Bene Comune denuncia, si oppone e si opporrà sempre a questa politica miope del degrado, che continua inarrestabile e ha come primo effetto un aumento impressionante delle patologie tumorali.

GIUSEPPE RIZZO

Componente del Coordinamento Pbc Regione Calabria   


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