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ANCONA / 30-03-2009
ECONOMIA, CRISI ITTIERRE: SCENDE IN CAMPO LA REGIONE MARCHE
ANCONA (UNONOTIZIE.IT)
Il caso del Gruppo Ittierre azienda tessile in amministrazione straordinaria dal 12 febbraio us, su sollecitazione della Regione Marche, capofila delle Regioni nella Commissione Attività produttive presieduta dall’assessore Badiali, sarà argomento di un incontro tecnico al Ministero dello Sviluppo Economico.
L’appuntamento a Roma è fissato per il 2 aprile e prevede la partecipazione di tutte le Regioni (oltre le Marche, sono convocate la Toscana, l’Emilia Romagna, la Puglia, la Campania, il Lazio) interessate dalla crisi di questa grande società che ha sede legale in Molise ma con impianti produttivi in tutta Italia e una rete distributiva mondiale che include 36 boutique di proprietà, 303 altre boutique monomarca e più di 6.000 prestigiosi punti vendita indipendenti.
“L’obiettivo del tavolo tecnico – spiega il vicepresidente della Regione Marche Paolo Petrini - è quello di valutare misure concrete che congiuntamente Stato e Regioni possono mettere in campo per il sostegno a quella costellazione di piccole imprese, faconisti e fornitori, che gravitano intorno all'Ittierre. Proprio i faconisti e i fornitori rappresentano, in questo momento, un elemento molto debole che va opportunamente sostenuto, sia per fare continuare le loro produzioni, che per creare un rilancio forte e duraturo del Gruppo Ittierre e in generale del settore tessile italiano''.
La IT Holding spa è infatti un attore di primo piano nel settore dei “luxury goods”, persegue una strategia multi-brand e multiprodotto e controlla e coordina un gruppo di società che disegnano, producono e distribuiscono prodotti ad alto contenuto di immagine con marchi propri - Gianfranco Ferré, Malo, Extè - oltre che con marchi in licenza - VJC Versace, Versace Sport, Just Cavalli, C'N'C Costume National e Galliano.
Gli imprenditori marchigiani coinvolti nella crisi sono diversi, anche divisi per distretti manifatturieri. Nel Fermano per esempio il problema riguarda le aziende di calzature e componenti, ma sono interessate anche le ditte di pelletteria sparse su tutto il territorio marchigiano e le aziende di abbigliamento di Pesaro e Filottrano.
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