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VITERBO / 03-04-2009
TUSCIA: APPROVATO IL PIANO PER IL DISTRETTO RURALE DEI MONTI CIMINI
VITERBO (UNONOTIZIE.IT)
Monti Cimini, approvato questa mattina il piano di distretto. Soddisfatto l’assessore all’Agricoltura, Mario Trapè. “Il distretto rurale agroalimentare di qualità dei Monti Cimini – dice - rappresenta una modalità di governare il territorio, attraverso cui si esercitano azioni da intraprendere in termini di cooperazione tra settori produttivi e istituzioni, ricerca e professionalizzazione”.
“La stesura del piano – afferma – è frutto degli incontri effettuati sul territorio con le organizzazioni di categoria, gli ordini degli agronomi, le forze sindacali e i sindaci dei 25 paesi coinvolti. Tutti consapevoli che i Monti Cimini hanno nel patrimonio delle nocciole e delle castagne due prodotti di eccellenza, tant’è che quest’area è una delle più importanti a livello nazionale per quantità e qualità della produzione”.
“Si tratta – continua – di una zona che ha fatto sella qualità un obiettivo strategico tanto da ottenere certificazioni di qualità come la dop e riconoscimenti che consentono di identificare il territorio. Ora sarà compito del distretto rurale agroalimentare di qualità mettere insieme gli interessi e la potenzialità di sviluppo coinvolgendo i settori produttivi dell’agricoltura, del turismo, dell’ambiente, della cultura e dell’artigianato. Oggi siamo in una fase importante per l’attuazione del distretto, però l’iter è ancora lungo. L’Agriconsulting, incaricato della stesura, ha presentato il piano. Questa mattina l’assemblea qualificata ha dato parere favorevole. Quindi la giunta regionale, a seguito dell’approvazione del territorio, delibererà il documento. Poi, speriamo in tempi brevi, si dovrà individuare il soggetto gestore che sarà misto, cioè pubblico e privato”.
Il piano di distretto prevede interventi su tre direttrici: agroalimentare, agroenergetica e rurale, ha validità triennale e prevede di mobilizzare risorse per circa 13 milioni di euro. Il distretto dovrà disporre di risorse finanziarie proprie e avrà la possibilità di attingere a quelle previste da leggi regionali e nazionali.
“Un processo – conclude Trapè – che deve essere accompagnato e stimolato da tutti i soggetti, specialmente privati, che intendono prendere parte a questa iniziativa. Un’occasione per i comuni, per le organizzazioni di categoria per far crescere il territorio, in termini di valorizzazione delle progettualità, di concertazione tra soggetti e di sviluppo delle attività economiche. Quello presentato è un piano che rappresenta la base su cui lavorare, non un libro dei sogni. Soprattutto in questo periodo di crisi, è un’opportunità, una strategia volta comunque a valorizzare l’esistente”.
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