BARI / 05-04-2009
PUGLIA, MAFIA: A BARI COSA NOSTRA IN UN SEMINARIO CON BORSELLINO, VELTRI, ROSSI, BENINI E ADELE DENTICE
BARI (UNONOTIZIE.IT)
Tra le ultime notizie dalla Puglia un seminario svoltosi a Bari, presso l'aula Starace della facoltà di Scienze politiche dell'Università pugliese.
Il seminario ha visto la partecipazione di rappresentanti della società civile, del giornalismo e della politica.
"La mafia - ha dichiarato Monia Benini, Presidente Nazionale della lista "Per il Bene Comune" - è nei fatti la prima Spa del paese", forte delle connivenze con il mondo istituzionale e politico.
Adele Dentice, insegnante di scuola media ed autrice di alcuni saggi su mafia e devianza minorile, rileva "l'importanza cruciale dell'istituzione scolastica nei territori socialmente a rischio, laddove già in età giovanile i modelli da seguire e imitare non sono più famiglia ed istruzione ma i boss latitanti", rivolgendo una dura critica ai tagli all'istruzione della riforma Gelmini grazie ai quali " le scuole di periferia saranno le prime a scomparire".
Segue l'accorato intervento di Salvatore Borsellino (fratello di Paolo ucciso da Cosa Nostra) che racconta della sua lotta solitaria contro la recente proposta di grazia a Bruno Contrada, che fu informato addirittura prima di lui dell'attentato al giudice.
Ripercorre l'ascesa di Cosa Nostra prima e dopo il '92, in un clima di connivenze di pezzi di stato quali i servizi segreti e la politica: "Il mio paese l'ho riconosciuto nel Piano di Rinascita della P2 e quando Berlusconi ha definito eroe un assassino come Mangano e non si è indiginato".
Elio Veltri, veterano del giornalismo d'inchiesta, parla dei settori dell'economia sotto controllo mafioso, quali la moda "in cui il paese è primo al mondo ma allo stesso tempo il terzo per contraffazione di marchi".
In molti casi, "la stessa criminalità organizzata fornisce materie prime a basso costo alle aziende di manifattura".
Infine Fernando Rossi, fondatore della lista nazionale Per il Bene Comune, sottolinea in linea con Borsellino che "la lotta alla criminalità organizzata è scomparsa dai programmi di tutti i partiti e dall'agenda della classe politica".
|