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ROMA / 17-04-2009

IL PRESIDENTE DEL C. N. FAIR PLAY NON ELETTO NEL CONSIGLIO CONI

ROMA (UNONOTIZIE.IT)

Dopo l’elezione dell’Olimpionico Mauro Checcoli, Presidente dell’Accademia Olimpica, a membro del Consiglio Nazionale del CONI, con 12 voti, contro i 6 attribuiti  al Presidente Nazionale del Comitato Italiano Fair Play, Ruggero Alcanterini,  in rappresentanza delle Associazioni Benemerite, pubblichiamo in sintesi il documento programmatico sulla cui  base si era determinata la candidatura di Alcanterini e che a nostro avviso rimane assolutamente valido per orientare  le scelte del CONI,  finalizzate  allo sviluppo e alla promozione dei valori etici  nello sport italiano.
                                                                                   
L’importante settore dei valori certi dello sport italiano, quello delle Associazioni Benemerite, se non  pecca di rappresentanza formale, difetta di presenza strategica, fondamentale per il migliore andamento della nostra Organizzazione istituzionale, il CONI  e per un diverso indirizzo e consistenza della promozione dell’etica e  della cultura sportiva nella società civile del nostro Paese.    Con l’introduzione della rappresentanza  delegata in Consiglio Nazionale, quattro anni fa, veniva di fatto messa in mora la funzione dei Comitati di Coordinamento, peraltro già debole, con la differenza che, se per le Discipline Associate e gli Enti di Promozione  il Legislatore aveva previsto una rappresentanza plurima con una proporzione di uno a tre, per le Associazioni Benemerite si trattava di uno a diciassette ed oggi addirittura di uno a diciannove: questo significava e significa che chi ha l’onore e l’onere di rappresentare questa preziosa realtà benemerita nella sua poliedrica diversità, ancora di più doveva e dovrà rappresentarla, facendosi carico nella maniera più adeguata di trasferire nella massima Assise dello Sport Italiano  quanto le  Associazioni hanno maturato nel corso della storia, in termini di esperienza, di risorse intellettuali e di meriti esemplificativi. 
Nel Consiglio Nazionale andrà dunque svolta un’attenta azione di sostegno al prezioso ma misconosciuto ruolo delle Benemerite, che per molti aspetti è trasversale rispetto alle Federazioni Olimpiche e alle Discipline Associate, nonché agli Enti di Promozione Sportiva.

Il primo obiettivo da cogliere nel prossimo quadriennio dovrebbe essere quello del pieno riconoscimento delle funzioni delle Benemerite nel sistema sportivo italiano. Per questo, occorre far si che tutte le Associazioni, insieme e nelle loro singole specificità, ottengano una maggiore riconoscibilità nel contesto, ovvero che siano messe un condizione di esprimere al meglio e pienamente le loro straordinarie potenzialità. Per questo, sarebbe auspicabile una piena condivisione da parte del Consiglio Nazionale e quindi della Giunta e della Presidenza del CONI di rilancio strategico delle Associazioni Benemerite, come valore aggiunto dello sport, finalizzato alla crescita della sua qualità educativa, mai come in questo momento necessaria e apprezzata dall’immaginario collettivo.

Al fine di determinare un diverso stato e indirizzo dell’impegno delle Benemerite, volendo superare lo “stand-by” di questi ultimi anni, occorrerà un segnale importante come potrebbe essere quello di una Conferenza Nazionale dello Sport Benemerito, indetta dalla Presidenza del CONI e organizzata di concerto con tutte le Associazioni, che dovrebbero avere pari visibilità e pari importanza,ognuna per la propria diversa missione.  Nella circostanza, si potrebbero aggregare diverse iniziative collaterali, come mostre, work shop, meeting con analoghe Organizzazioni europee, internazionali, etc.                                 
 
Per dare un significato pieno alla potenziale svolta del ruolo delle Benemerite, da adesso al 2012, il programma di lavoro del rappresentante in Consiglio Nazionale dovrebbe prevedere:
 
a)  che siano destinati maggiori mezzi e con criteri obiettivi alle Associazioni, rispetto alle missioni da compiere e alla funzionalità operativa, che dovrebbe tenere conto della struttura centrale, ma anche di quelle periferiche, da garantire per tutti e in termini di pari dignità con altri Organismi riconosciuti dal CONI;


b) che si preveda un utile coinvolgimento delle A.B. nelle azioni che il CONI intende compiere, volta per volta o permanentemente, nei campi  propri delle ragioni sociali, nella loro diversità;


che vengano assegnati alle A.B. compiti e obiettivi da raggiungere nell’ambito del programma generale di attività e di lavoro del Comitato Olimpico e in particolare per la scuola, per i giovani, per la promozione etica, della prevenzione, della tutela, della  diffusione della cultura e della migliore qualità  della pratica e della fruizione dello spettacolo sportivo;


c) che i rappresentanti delle A.B. possano essere invitati e sentiti, quando opportuno e necessario, alle riunioni degli Organi del CONI e inseriti episodicamente o permanentemente in gruppi di lavoro, commissioni interne o esterne al CONI, in cui la loro indubbia esperienza e competenza potrebbe essere particolarmente utile;


d) che siano comunque istituite dal CONI commissioni integrate tra rappresentanti di A.B., Federazioni, Discipline ed Enti, oltre a soggetti terzi interni ed esterni, che si occupino autorevolmente e utilmente di storia e cultura dello sport;  di lotta al doping in termini di prevenzione; di valorizzazione complessiva delle benemerenze sportive acquisite sul podio e non;  della promozione della pratica e della cultura dello sport con una visione etica e di fair play come stile generale di vita;  della valorizzazione dell’associazionismo sportivo e delle sue radici ultracentenarie;  dei dirigenti sportivi che paradossalmente non sono coinvolti e gratificati quanto tecnici ed atleti, ma costituiscono la pietra angolare su cui si basa l’esistenza in vita della maggior parte delle piccole società sportive;  della preziosa eredità umana e storica del CONI di cui sono depositari i suoi ex quadri e dipendenti, testimoni di una esperienza unica e irripetibile dalla rinascita dell’Ente e dei Giochi del 1960;    del fondamentale ruolo degli insegnanti di educazione fisica e motoria nella scuola e nel contesto civile, quale garanzia di un corretto approccio con lo sport a qualsiasi età;  dell’olimpismo e della memoria, dello studio e delle ricerche sullo sport;  della solidarietà, dell’abbattimento delle barriere architettoniche in impianti sicuri e rispettosi dell’impatto ambientale e del risparmio energetico; delle disabilità particolari, delle diversità, dell’integrazione e della tolleranza; infine e non ultima della comunicazione sorretta da migliaia di giornalisti sportivi, che alimentano l’informazione locale, fondamentale sostegno per la base dello sport.

Il documento è stato illustrato da Alcanterini nel corso dell’Assemblea elettiva ed è stato palesemente apprezzato dai Presidenti delle 19 Associazioni Benemerite tutte presenti al voto (una scheda bianca). In particolare, il Presidente dell’UN Veterani Sportivi, Edoardo Mangiarotti, ha voluto sottolineare come grazie ad un suo specifico intervento il Ministro Melandri aveva introdotto nella Sua riforma della Legge istitutiva del CONI la rappresentanza di almeno un membro delle Benemerite nel CN del CONI e come ancora sarebbe necessaria la disponibilità di un adeguato fondo di solidarietà per gli sportivi.
Dopo l’esito delle elezioni e le congratulazioni da parte del Presidente Nazionale del Comitato Fair Play, Alcanterini, il Presidente Checcoli, confermando il suo sostegno a Petrucci, ha dichiarato:
“Sono molto soddisfatto per essere stato scelto dalle Associazioni Benemerite quale loro rappresentante. Rappresentano un pezzo della storia dello sport italiano e sono orgoglioso che abbiano puntato su di me”.
(La Gazzetta dello Sport )


Giorgio de Tommaso 
Segretario Generale CNIFP


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