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TRIESTE / 27-06-2009
PELLET RADIOATTIVO /sequestri Milano, Trieste, Vicenza, Bologna, Aosta, Viterbo, Torino, Lecco, Bari, Brescia, Pavia, Como e Sassari
TRIESTE ( UnoNotizie.it )
Continuano le indagini ed i sequestri del legno combustibile ecologico (pellet) radioattivo. Indagini che come abbiamo già riferito hanno portato al maxisequestro di pellet radioattivo in ben 31 città italiane: Brescia, Cosenza, Taranto, Cagliari, Sondrio, Viterbo, Vicenza, Torino, Forlì, Aosta, Varese, Milano, Lecco, La Spezia Cremona, Como, Bari, Frosinone, Lecco, Pavia, Lodi, Bergamo, Bologna, Savona, Cuneo, Brindisi, Cesena, L'Aquila, Ferrara e Sassari. L'importatore era un imprenditore di Varese.
Ventitre tonnellate sono state sequestrate dalla squadra mobile della questura di Bologna in un'azienda a Ponte della Venturina, una frazione di Granaglione sull'Appennino al confine con la Toscana: sono intervenuti anche i carabinieri ed i vigili del fuoco dello speciale gruppo Nbc (Nucleare Biologico Chimico) di Piacenza.
Numerosi controlli a Trieste su un quantitativo di pellet nel quale i Vigili del fuoco hanno rinvenuto tracce di Cesio 137. Un residente nel capoluogo giuliano dopo aver appreso dei sequestri in 11 regioni si è rivolto ai Vigili del fuoco perché analizzassero una certa quantità di pellet che possedeva in casa e che presentava analogie con quello sequestrato. I Vigili dopo aver constatato la presenza del Cesio 137 nel pellet hanno subito avvertito la Questura. La Polizia ha effettuato una perquisizione nel supermercato di Muggia (Trieste), dove il materiale era stato acquistato.
Il pellet analizzato a Trieste presenta molte analogie con quello sequestrato nelle altre Province sia come etichetta che come materiale, ma la marca non dovrebbe essere la stessa: quello esaminato a Trieste si chiama Pellet Kraft e non Natural Kraft.
Sequestri anche a Bologna: Il pellet potenzialmente radioattivo, che tanto allarme sta suscitando in tutta Italia è arrivato infatti anche sull’Appennino bolognese. La Squadra mobile della polizia, su disposizione della Procura di Aosta, ha infatti sequestrato 24 bancali di combustibile, cioè 23 tonnellate, in una ferramenta di Ponte della Venturina, una frazione di Granaglione. Oltre alla polizia, sono intervenuti anche i vigili del fuoco del nucleo Nbc (Nucleare batteriologico e chimico) di Piacenza e, in supporto, i carabinieri.
Come molti lettori ricorderanno l’inchiesta sul pellet contaminato è partita da Aosta, dove un abitante si è insospettito perché l’eco-combustibile per stufe domestiche, derivante dalla pressatura della segatura del legno, non bruciava bene. Dalle analisi è risultato che un carico di marca Natur Kraft proveniente dalla Lituania conteneva tracce del pericoloso Cesio 137, sostanza radioattiva prodotta dalla detonazione di armi nucleari. I pellet contaminati non sono pericolosi per la salute dell’uomo quando sono inerti, mentre lo sono i fumi prodotti dalla loro combustione e così pure le ceneri.
E proprio riguardo le ceneri sono attesi i risultati sulla pericolosità di quelle prodotte da stufe che hanno utilizzato i pellet radioattivi. È l'Arpa della Valle d'Aosta che, in collaborazione con il nucleo Nbcr dei vigili del fuoco valdostani, sta testando i campioni di pellet contaminato. I risultati riscontrati vengono consegnati alla procura delle Repubblica di Aosta. L'eco-combustibile in questione in alcuni casi ha fatto rilevare una radioattività cinque volte superiore alla soglia di tollerabilità.
Ricordiamo che il Cesio 137 è una sostanza radioattiva estremamente tossica, una gran quantità di Cesio fu rilasciata dall'esplosione della centrale di Chernobyl, nel 1987. Il contatto può causare danni cellulari, mentre il soggetto esposto a quantità elevate, presenta nausea, vomito, diarrea ed emorragie. Una esposizione prolungata o a elevate concentrazioni porta a perdita di conoscenza, che può essere seguita da coma o morte.
Il cesio è l'elemento chimico di numero atomico 55. Il suo simbolo è Cs. È un metallo alcalino di colore argenteo-dorato, tenero e duttile, ed è uno dei tre metalli che si possono trovare allo stato liquido a temperatura ambiente.
Il cesio ha almeno 39 isotopi noti, più di qualunque altro elemento a parte il francio; le loro masse atomiche vanno da 112 a 151. Nonostante il gran numero di isotopi del cesio, solamente uno è stabile, il Cs. Tutti gli altri hanno emivite che variano da pochi giorni a frazioni di secondo. Il Cs è prodotto dalla detonazione di armi nucleari e dai reattori delle centrali nucleari: una notevole quantità ne fu prodotta nell'esplosione di Chernobyl del 1986.
- Uno Notizie Trieste
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