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ROMA / 17-06-2009
AGRICOLTURA SOCIALE/ produrre benefici a gruppi vulnerabili della popolazione e a soggetti a rischio esclusione
ROMA (UnoNotizie.it)
L’agricoltura sociale non è sinonimo di marginalità ma, piuttosto, di versatilità. È stato questo il concetto espresso in occasione del Convegno, organizzato dalla Fondazione Cloe in collaborazione con la Provincia di Roma, oggi a Palazzo Valentini. “L’agricoltura sociale è una realtà presente nel nostro Paese ma poco percepibile. Questo convegno vuole aprire un percorso che porti a evidenziare le sue caratteristiche e la sua versatilità”.
Queste le parole del presidente della Fondazione Cloe, Anna Finocchiaro. “È necessario ragionare sul quadro legislativo che regola questa attività tanto da renderlo più snello possibile. In questo modo – ha continuato la senatrice – si faciliterebbe l’attività di tutte quelle forze e quelle risorse impegnate in questo settore”. L’appuntamento di Palazzo Valentini, che ha riunito Istituzioni e tutti i soggetti interessati e impegnati in questo ambito, è stata l’occasione per analizzare ed evidenziare tutte le attività e le esperienze che fanno dell’agricoltura sociale uno strumento non solo educativo ma anche formativo, di recupero e di integrazione.
L’agricoltura sociale, infatti, mette in risalto la capacità del mondo rurale di generare benefici a favore di gruppi vulnerabili della popolazione e di soggetti a rischio di esclusione. Negli anni questa pratica ha conosciuto un significativo incremento soprattutto nel mondo dell’associazionismo e delle scuole tanto da imporsi come una importante realtà nel sistema welfare nazionale. “L’agricoltura sociale – ha dichiarato Giuseppina Maturani, presidente del Consiglio provinciale – è uno dei pilastri fondamentali del sistema welfare e una nuova opportunità sia di reddito per l’impresa agricola che di inserimento lavorativo e recupero terapeutico di soggetti socialmente deboli e svantaggiati”. In questo contesto la provincia di Roma è la prima provincia italiana ad aver istituzionalizzato, attraverso il Forum delle Fattorie Sociali, azioni positive di promozione dell’Agricoltura sociale quale mezzo di sviluppo e crescita dei territori. “La Giunta Zingaretti – ha proseguito la Maturani - ha voluto rafforzare l’impegno intrapreso
qualche anno fa dalla stessa Provincia di Roma, attraverso l’istituzione del Forum delle Fattorie Sociali.
Attraverso questo strumento l’amministrazione provinciale ha creato attorno a se una vera e propria rete composta da associazioni, Istituzioni locali, distretti sociosanitari e assistenziali, carcerarie ed ospedalieri operanti nel settore. Si è creata una importante sinergia che ha permesso di offrire risposte in termini di occupazione, tutela del paesaggio e supporto delle fasce deboli”. Dal titolo “L’Agricoltura sociale: fattore d’innovazione”, il convegno è stata l’occasione per evidenziare l’esigenza di un intervento
istituzionale atto a definire un processo di autodeterminazione che può e deve trovare nello svolgimento di un grande forum degli stati generali dell’Agricoltura sociale il luogo dove realizzare un’azione di sintesi e di definizione di una comune piattaforma.
“La Fondazione Cloe - ha detto il segretario generale Francesco Baldarelli - è fortemente interessata e motivata a dialogare con i vari soggetti tanto da contribuire a rafforzare quel processo di autodeterminazione finalizzato alla definizione di una Carta di Principi e di Valori dell’Agricoltura sociale condivisa. È per questo – ha continuato Baldarelli – che nel quadro delle proprie finalità, la Fondazione Cloe ha ritenuto fondamentale promuovere perl’anno 2009 una riflessione sui temi dell’Agricoltura sociale che in Europa, e non solo, si è sviluppata come una nuova frontiera della multifunzionalità ma anche come luogo di sperimentazioni, di intrecci tra politiche economiche, ambientali e sociali”.
- Uno Notizie Roma -
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