|
ROMA / 30-06-2009
IL MARE MONSTRUM 2009/ dossier Legambiente denuncia le illegalità che colpiscono ogni giorno il litorale laziale
ROMA (UnoNotizie.it)
Tre infrazioni al giorno, ben 2,8 per chilometro di costa, per un totale di 1.008, oltre un terzo in più (+35,7%) rispetto alle 648 dello scorso anno, che porta il Lazio al settimo posto nella classifica nazionale,con una percentuale del 6,9% sul totale delle infrazioni lungo le coste italiane.
Un ritratto a tinte fosche quello che il dossier “Mare Nostrum 2009” di Legambiente” scatta delle illegalità che colpiscono ogni giorno il litorale laziale, tra abusi edilizi, inquinamento, pesca di frodo e violazione del codice di navigazione, ed in notevole peggioramento rispetto allo scorso anno.
La nostra regione sale infatti nella classifica nazionale non solo per quanto riguarda il numero degli illeciti, rispetto a cui passa dal nono al settimo posto, ma anche sul fronte delle infrazioni per chilometro di costa, salendo addirittura dall’undicesimo al settimo posto, passando da 1,8 a 2,8 infrazioni per km, ben al di sopra delle media nazionale di 2. Aumentano anche le persone denunciate o arrestate, da 684 a 1.129, per una crescita percentuale del 39,4%, nonché i sequestri, che passano da 166 a 231, lievitando del 28,1%.
Il cemento illegale è di sicuro il male peggiore che affligge le coste laziali -come già quelle italiane-, quello che fa registrare il maggior numero di sequestri, nonché l’aumento percentuale più notevole, pari al 36,2%, passando da 148 a 232 illeciti, su un totale nazionale di 3.674, e scalando la classifica dal nono al sesto posto. Crescono del 43% le persone denunciate o arrestate, da 168 a 295, e del 37% i sequestri, da 63 a 100. Non va di certo meglio sul fronte delle illegalità per mare inquinato, dove la nostra regione sale di ben quattro posizioni in classifica, dal decimo al sesto posto, ovvero da 80 ai 106 illeciti complessivi (+24,5%), su un totale di 1.810. Le persone denunciate o arrestate crescono da 96 a 143 (+33%) ed i sequestri da 29 a ben 63 (+54%).
“Le nostre coste versano in una situazione di illegalità più che allarmante, assediata dal cemento illegale e dagli scarichi abusivi, ottimo il lavoro delle forze dell’ordine, serve più attenzione da parte degli amministratori comunali –ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio- Il problema più grave rimane quello della cementificazione selvaggia, i nostri dati sono in linea con quanto denunciato dall’assessorato regionale all’Urbanistica, secondo cui il 26% dell’abusivismo laziale si concentra sul litorale, in particolare nella provincia di Latina, dove la percentuale arriva al 74%.
Servono norme meno farraginose, da decenni sono pronte le ordinanze di demolizione di centinaia di abusi edilizi che non vanno giù a causa di ricorsi e contro ricorsi che bloccano l’azione di repressione di questi sciagurati fenomeni. Da subito chiediamo che le ruspe si concentrino sui sei piccoli e grandi ecomostri tuttora in piedi nel Lazio, da Ardea a Gaeta e Sabaudia ma anche a nord del litorale. Va anche piegato il piano casa del Governo a finalità pubbliche, bloccando ulteriore cemento inutile e realizzando invece una grande operazione di liberazione dei 300 metri dal fronte mare. Serve uno scatto d’orgoglio da parte delle istituzioni, a partire dagli amministratori locali, il litorale lo attende da anni.”
Con Mare Monstrum tornano anche le “Bandiere nere” di Legambiente, quelle assegnate ai “pirati del mare”, contraddistintisi per vicende che vanno contro la tutela delle nostre splendide coste: Legambiente ha deciso di assegnare una prima Bandiera Nera nel Lazio per il 2009 per le vicende legate al Lago di Paola nel Parco Nazionale del Circeo, con una duplice responsabilità da spartirsi tra la Provincia di Latina, per il progetto di riqualificazione ambientale che nasconde la volontà di realizzare un porto all’interno del lago e regolarizzare situazioni di abusivismo cronico, e il Sindaco di Sabaudia, che appena si è insediato ha tentato di ripristinare con ordinanza sindacale urgente la navigabilità a motore nel lago stesso (l’ordinanza è stata poi annullata dagli organi di controllo).
Sul fronte della pesca di frodo il numero delle infrazioni nel Lazio passa da 251 a 384 (+34,6%) su un totale di 5.741, anche se la nostra regione mantiene il settimo posto nella classifica, visto che c’è un notevole incremento degli illeciti su tutto il territorio nazionale. Incremento anche sul fronte delle persone denunciate o arrestate, da 254 a 386 (+34,2%), e su quello dei sequestri, da 24 a 36 (+33,3%).
Focus speciale per il dossier Mare Monstrum sui porti, tanti troppi, un vero e proprio diluvio di cemento lungo i nostri litorali. Nel Lazio sarebbero oltre 10mila i nuovi posti barca previsti nei porti turistici dalle Linee guida del piano della mobilità della Regione Lazio , approvato nel 2006 e mai ridiscusso. Una somma incredibile da spalmare sui 360 km di costa della nostra regione, che porterebbe complessivamente il numero di posti barca nel Lazio a ben 17.460 (+135%, più del doppio cioè degli attuali): come se poco più che tutti gli abitanti di Mentana (Rm) avessero un posto barca a disposizione. E pensare, che già oggi, secondo i dati Ucina 2008, i posti barca laziali sono 6.722, per un totale di 13 porti, 3 marine private, 10 canali e altri 12 punti di ormeggio.
“L’assalto alle coste si concretizza in moltissimi modi, dagli accessi al mare troppe volte negati dagli stabilimenti balneari, alla pesca di frodo che danneggia il nostro mare e chi opera legalmente, al diluvio di cemento dei nuovi porti, fino ad una miriade di progettini devastanti come quelli sciagurati legati al Lago di Paola che meritano la prima bandiera nera di Legambiente nel Lazio –ha precisato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio - Bisogna far rispettare le norme, ad esempio quelle del nuovo regolamento regionale che garantisce senza dubbi l’accesso libero e gratuito al mare anche per la balneazione, bloccando i troppi nuovi porti da Formia ad Anzio a Fiumicino, nuovo escamotage per centri commerciali e urbanizzazioni sulla costa. Per rimettere al centro dell’attenzione il nostro mare, torna a solcare i mari la storica Goletta Verde di Legambiente, che dal 29 luglio all’1 agosto arriverà nel Lazio con tappe previste a Gaeta ed Anzio.”
La presentazione del dossier “Mare Monstrum 2009” ha inaugurato, infatti, il viaggio della Goletta Verde 2009, la storica campagna di Legambiente contro l’inquinamento dei mari italiani, realizzata con il contributo di Novamont, Renergies Italia e Nau, media partner La Nuova Ecologia e Radio Kiss Kiss.
- Uno Notizie Italia -
|
|