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BOLOGNA / 14-07-2009

BOLOGNA, CONSUMI EMILIA ROMAGNA/ Last Minute Market e Regione uniti contro lo spreco

Sono stati presentati oggi, nel corso di una conferenza stampa, i buoni risultati del primo semestre 2009: 850.000 euro di prodotti recuperati, la formula “trasformare lo spreco in risorse” continua a funzionare.


Bologna (UnoNotizie.it)
Dal 2006 la Regione Emilia-Romagna collabora con Last Minute Market per recuperare beni invenduti, sia alimentari che non, donati poi ad enti assistenziali sul territorio.
Latticini, carne, biscotti - tutti ancora ottimi, solo vicini alla scadenza - frutta e verdura, ma anche libri, prodotti farmaceutici e altri generi non alimentari.

Nato dieci anni fa come progetto di ricerca del Dipartimento di economia e ingegneria agrarie dell’Università di Bologna, oggi Last Minute Market è un sistema di recupero di beni invenduti a favore degli enti assistenziali, che in questi anni si è diffuso sul territorio regionale e nazionale grazie al supporto dell’assessorato al turismo e commercio della Regione Emilia-Romagna.

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Di risultati “molto positivi” ha parlato Guido Pasi, assessore al turismo e commercio della Regione Emilia Romagna. “Grandi quantità di merci che altrimenti finirebbero in discarica – ha spiegato – vengono recuperate per un uso solidale, con un forte risparmio economico e ambientale, e destinate a persone in difficoltà. E’ un’esperienza di grande valore etico”. In questo periodo di crisi “la Regione – ha concluso l’assessore – è impegnata con diverse iniziative a sostenere le fasce più deboli della popolazione: la collaborazione con Last Minute Market è indubbiamente uno strumento importante”.

Uno spin-off dell’Università di Bologna

“Last Minute Market – ha ricordato l’ideatore, Andrea Segrè, preside della facoltà di Agraria –  e’ una società vera e propria, la cui attività è una misura concreta, oltre che di lotta allo spreco, di prevenzione e riduzione dei rifiuti alla fonte. In diversi casi le aziende hanno diminuito i costi di smaltimento e gli enti beneficiari hanno reinvestito i risparmi in beni e servizi aggiuntivi. Tutti hanno convenienza in questo ‘mercato dell’ultimo minuto’, e non solo chi riceve in dono le eccedenze”.

Questa collaborazione ha consentito di raggiungere quattro importanti traguardi. Primo, l’estensione territoriale: attualmente i progetti attivi o in fase di sperimentazione coprono tutte e nove le provincie regionali. Secondo, l’ampliamento della ampia gamma di prodotti recuperati: alimentari, pasti cotti, ma anche libri, prodotti farmaceutici e prodotti non alimentari. Terzo, la varietà di aziende all’interno delle diverse filiere: produzione artigianale e industriale, mercati generali, grossisti, grande distribuzione, commercio al dettaglio e ristorazione. Attualmente sono 48 le imprese coinvolte. Infine, il coinvolgimento attivo degli enti pubblici e privati. A livello locale è fondamentale il supporto delle amministrazioni comunali e provinciali, delle aziende socio sanitarie e di quelle di gestione dei servizi ambientali, delle autorità d’ambito territoriale ottimale e delle fondazioni che contribuiscono a creare la rete per l’attivazione e la gestione dei recuperi. Al momento sono 23 gli enti locali coinvolti.

Le cifre della lotta allo spreco

Nel primo semestre del 2009 sono stati recuperati beni per un valore di 850.000 euro: 145 tonnellate di prodotti alimentari freschi, 22.000 libri, 7.700 euro di prodotti farmaceutici, oltre 23.000 euro di prodotti non alimentari. Da aziende della ristorazione collettiva sono 70 i pasti cotti che ogni giorno vengono salvati dalla discarica.
I dati testimoniano il trend crescente dei recuperi di Last Minute Market: nel 2007 i progetti attivi erano 9, con prodotti recuperati per 816.000 euro; nel 2008 si è recuperato oltre 1 milione di euro per 14 progetti, e per il 2009 la previsione si attesta su oltre un milione e mezzo di euro.

Tra i “fornitori” delle merci recuperate: Leclerc Conad, Giunti - Progetti Educativi e Farmacie Comunali Ferrara.


- Uno Notizie Bologna -


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