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ROMA / 28-08-2009

GIORNALISMO E WEB / è uscito un bel libro ''Libero pensiero e liberi pensatori''

ROMA (UnoNotizie.it)

Il linguaggio si può definire come un essere vivente che evolve velocemente nell’ambiente sociale in rapida trasformazione come quello umano in cui vive. Questa evoluzione linguistica rappresenta  anche un vero è proprio elemento di progresso civile e politico poiché nel suo sviluppo cerca di tenere insieme i differenti stili di comportamento verbale e le abitudini cognitive delle innumerevoli e, a volte molto diverse psicologie.

Ad esempio c’è la grande suddivisione delle menti analitiche e di quelle prevalentemente sintetiche, ci sono quelle assolutiste e quelle relativiste. Il sistema linguistico crea inoltre una simbologia comune dove sono inserite tutte le rappresentazioni dei vari ambienti culturali e sottoculturali, e delle differenti classi sociali.

Quindi il comportamento verbale, nel suo sviluppo legato al caso, alla necessità e alla formazione, è molto probabilmente orientato ad una maggiore libertà e verità: con tutti i limiti però connessi al mantenimento della buona convivenza umana (l’eterna utilità delle bugie positive per difendere se stessi e per non ferire l’amor proprio delle altre persone).

Perciò le parole e i pensieri che troverete in questo libro verranno liberamente espressi nella lingua moderna, snella e pratica che si può riscontrare oggi nel WEB. Non è il linguaggio settoriale e accademico dei professori universitari o dei professionisti dei vari mestieri, ma è la lingua che rappresenta la persona comune con una buona cultura di base, che è cosciente del ruolo attivo che ogni cittadino deve avere nella società civile europea. E ci sono anche i linguaggi che manifestano la trasformazione dei Mass Media nei Media Partecipati (The Economist).

Nel libro vengono quindi raccolti quasi tutti i miei articoli che sono usciti sui diversi siti internet di giornalismo partecipativo: cioè quelle organizzazioni online dove il cittadino sviluppa e diffonde direttamente la notizia. In particolare si fa riferimento al sito italo-europeo AgoraVox Italia e al sito italiano ReportOnLine.it (il periodo va dal primo settembre 2008 a metà marzo 2009).

Comunque, come affermato da Giovanni Valentini in un saggio sulla comunicazione di qualche anno fa, “la graduatoria (delle notizie) non la stabilisce più il giornalista, bensì il lettore, non più chi produce e fornisce le notizie, bensì chi le richiede e le riceve”. Il lettore diventa quindi un soggetto attivo che entra a far parte integrante di un sistema completamente aperto e senza le tradizionali gerarchie che riproducono le strutture di potere economico, politico e culturale della società. Bisogna ricordare che oggi tutte le aziende editoriali pagano i caporedattori e un direttore per impedire la diffusione delle notizie più indesiderate e pericolose per i più potenti (politici e grandi imprenditori). Non a caso l’ordine dei giornalisti era stato istituito a suo tempo da Benito Mussolini per controllare e imbavagliare la stampa. E ha mantenuto tutto il suo valore nel tempo.

Nei siti partecipativi invece la maggior parte dei reporter fornisce un contributo libero e volontario. Tra le altre cose, molte delle notizie che escono su questi siti sono poi adottate e diffuse gratuitamente da diversi network di informazione tra cui Google News, Wikio, Liquida, ecc. Inoltre ricordo che il giornalismo partecipativo è nato in Corea del Sud nel 2000, con l’apertura del quotidiano on-line “Ohmy-News” e grazie a questo nuovo tipo di informazione l’avvocato dei diritti dell’uomo Roh Moo-hyun riuscì a diventare Presidente battendo i vecchi governanti corrotti e autoritari (la fonte è l’European Journalism Observatory
).

Per quanto riguarda AgoraVox esiste una piccola e tradizionale redazione centrale di giornalisti professionisti e una grande redazione virtuale decentrata di reporter moderatori che vota gli articoli non ancora pubblicati (off-line), così da poter permettere la pubblicazione di quelli più interessanti (i moderatori sono quei cittadini-giornalisti più qualificati che hanno pubblicato almeno cinque articoli).

C’è inoltre la possibilità per qualsiasi lettore di votare un articolo per dargli maggiore visibilità e di commentare poi direttamente la notizia sul sito inserendo la sua opinione personale, a cui chiunque altro cittadino potrà successivamente rispondere a sua volta (compreso il cittadino-giornalista autore della notizia), in un botta e risposta dialogante. E bisogna tenere conto che molti singoli cittadini sono portatori di un bagaglio di esperienze e di conoscenze che possono superare tranquillamente quello di molti cosiddetti professionisti.

Quindi il libro è stato pensato per le giovani generazioni che sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli per elaborare un pensiero e una forma di conoscenza sempre più libera, sempre meno fondamentalista, e sempre più rispettosa dei punti di vista alternativi e dei diritti delle minoranze. Ai giovani più internazionalisti e più interessati a perfezionare l’uso di una lingua straniera, consiglio di visitare periodicamente anche l’edizione francese o inglese di AgoraVox:
www.agoravox.fr e www.agoravox.com

La pubblicazione raccoglie anche tantissime citazioni e reinterpretazioni di autori famosi, diventando così  un “piccolo manuale pratico” per chi vuole stimolare la scrittura creativa e un’amichevole promemoria per valutare diversi consigli su altri libri interessanti da leggere per approfondire un particolare tema (cosa molto utile a chi è impegnato a scrivere tesi, tesine e ricerche, oppure articoli vari). Il libro può così diventare un’eccitante palestra mentale dove ci si diverte a tener allenati gli invisibili muscoli dei cervelli passivi e quelli più visibili delle “Teste Creative”. Ci sono perciò molte indicazioni di siti web e molte recensioni di saggi su cui si può riflettere a fondo per avviare un ulteriore approfondimento delle conoscenze personali e professionali.

Damiano Mazzotti



SCHEDA AUTORE
 
Sono nato a Faenza (RA), il 23 marzo 1970. Mi sono laureato in Psicologia a Padova a metà giugno del 1995, con specializzazione Clinica e di Comunità con una tesi bibliografica e sperimentale in Psicologia Sociale sull’invidia (titolo: Un’emozione nelle relazioni: l’invidia). Successivamente ho svolto diversi corsi di specializzazione, di formazione e di aggiornamento: Consulente in Sessuologia, Corso di Psicologia Relazionale e Sistemica, Addetto stampa e alle P.R., PNL (Programmazione NeuroLinguisitica) e Comunicazione Non Verbale, Tecniche di Comunicazione corretta ed efficace attraverso lo studio dell’Analisi Transazionale, Atteggiamento Positivo e Time Management, Gestione per Obiettivi, Il processo di Management, Tecniche di Comunicazione e di Vendita, Strategie per l’eccellenza nella Performance, La Gestione dello Stress, Gestione dei Conflitti e Tecniche di Negoziazione, ecc.

Attualmente mi sto formando da creativo da autodidatta. In pratica sto diventando il ricreatore di me stesso e spero di diventare il creatore di un po’ di Futuro. Inoltre mi sto autospecializzando come Ricercatore di Informazioni, come Promotore Culturale e come Allenatore della Mente. Vivo a Faenza. Mi piace leggere e faccio pure lo scrittore: “Uomini e Amori Gioie e Dolori” è la mia penultima fatica.

Mi definisco un romantico eclettico e pragmatico: m’illudo che il mondo possa cambiare e so che ci vorrà molto tempo. Ciò nonostante, non sto con le mani in mano e cerco di eliminare la sporcizia che mi circonda: se tutti pulissero la spazio di fronte alla propria casa il mondo sarebbe un posto molto più pulito.

P.S. Il libro è stato pensato per ottimizzare l’investimento di tempo, di energie e di denaro nella scelta dei libri (anche da regalare). “Tutti noi desideriamo scegliere in modo da ottenere il maggior guadagno con la minima spesa” e “la vita è, alla lettera, una raccolta di miliardi di istanti di scelta, dove viene selezionato un solo risultato e si rinuncia agli altri” (Read Montague). Inoltre l’opera è molto utile ai giovani e ai meno giovani, per orientarsi meglio nei percorsi di crescita personale e di miglioramento della vita lavorativa.


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